1. Il gioco della bottiglia (seconda parte)


    Data: 03/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: joyxxx

    ... il quaderno di matematica, chi lo trova me lo dica il prima possibile pvf”.
    
    Visto che la sera prima facendo la cartella avevo notato un quaderno con un colore strano, quasi per scrupolo vado a vedere e trovo un quaderno verde di foggia diversa dagli altri.
    
    Guardo l’etichetta: Filippo Martini. Prendo il cellulare e scrivo privatamente a quella signora: “L’ho trovato io, se mi dici dove abiti te lo porto”.
    
    Neanche il tempo di riporre il cellulare, che il trillo di un nuovo messaggio mi avvisò della risposta: “Non disturbarti, puoi rimetterlo nella cartella così tuo figlio lo ridà a Filippo domani, comunque abito in via …”
    
    Leggendolo sopra pensiero mi colpì l’indicazione della via. Se voleva che lo rimettessi nella cartella perché mi dava l’indirizzo? Quasi che inconsciamente le facesse piacere ricevere una mia visita di persona.
    
    Visto che era martedì e il mio turno al lavoro iniziava al pomeriggio decisi di fare quattro passi e di allungami dalla Sig.ra Martini per restituirle il quaderno, ben sapendo quanto si stia male quando non trovi il materiale dei figli.
    
    Passeggiando per le vie del mio vecchio paese, mi ero reso conto di quanto si fosse trasformato nel tempo, quartieri nuovi dove prima c’era solo campagna, tanta gente in giro che non avevo mai visto, le facce note di un tempo ridotte al lumicino. Evidentemente la famiglia Martini apparteneva al gruppo dei fuoriusciti dalla città, sempre alla ricerca di case a minor costo rispetto ai prezzi assurdi dei ...
    ... grossi centri.
    
    Ovviamente alla base della mia decisione di portarlo di persona c’era anche la curiosità di vedere com’era la signora Martini, magari era una bella figa, e poteva scapparci una conoscenza interessante. Io sono molto fatalista e sempre aperto a nuove esperienze.
    
    Giunto al civico indicato suonai il campanello. La casa era grande con un bel giardino e per fortuna non c’era nessun cane feroce nei paraggi.
    
    Una voce di donna timorosa gracchiò dal citofono. Non capii cosa disse, ma mi presentai: “sono il padre che ti ha scritto prima per il quaderno di Filippo”
    
    “Ahhh grazie” mi replicò facendo scattare il meccanismo del cancello.
    
    Percorsi il vialetto quasi correndo e mi avvicinai alla porta che nel frattempo si era spalancata.
    
    Una signora in vestaglia blu e ciabatte apparve dietro lo stipite.
    
    Scambiammo alcuni convenevoli imbarazzati. Lei per la sua mise io per non averla avvertita che sarei passato subito. Alla fine mi invitò ad entrare. Era settembre ma al mattino cominciava ad avvertirsi il calo della temperatura.
    
    Mentre la seguivo nell’androne di casa, sentii il cazzo indurirsi leggermente; mi succede ogni volta che conosco una bella donna, quasi che il mio uccello brami una conoscenza più intima e carnale.
    
    La sig.ra Martini doveva avere più o meno sulla quarantina. Era decisamente una bella donna con lineamenti decisi, anche se la lunga vestaglia le copriva interamente il corpo.
    
    Cominciammo a blaterare cose scontate sulla scuola e le ...