1. L'ubriaco generoso


    Data: 03/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Tibet

    Il programma era stabilito. Rifugiarsi in quel bar vicino alla stazione dei treni, qui raggiungere con comodo una apprezzabile ebbrezza alcolica, attendere l'orario di partenza dell'ultimo treno della giornata, scendere alla stazione prevista e con l'unico taxi in esercizio raggiungere casa. E qui nascondersi e leccarsi le ferite. Il bar era prettamente riservato alla clientela maschile, probabile che il proprietario-barista non sapesse mescere un aperol-spritz o un veneziano, bevande non ancora arrivate nella lista delle richieste del locale. Le donne entravano si ma non gradivano l'aspetto datato, neanche il colore scuro dei tavoli e del bancone e magari... se non uscivano prima, bevevano qualcosa in fretta e non ci tornavano certo. Al momento gli avventori si contavano in: Qualche lavoratore delle ferrovie in un tavolo in fondo che bevevano vino rosso e parlavano ad alta voce; io... appollaiato al bancone che bevevo birra alla spina e grappa di ginepro Steinhager e un tale in penombra in un separé che beveva chissà cosa, so solo che il barista era in pellegrinaggio continuo verso di lui. Ogni cinque minuti o meno partiva con un bicchiere pieno, lo lasciava sul tavolo del tizio e tornava. Regolare come il pendolo di un orologio svizzero. Il barista era uno che si stancava presto ad alzare il braccio e alla fine scelse di lasciare la bottiglia della grappa davanti a me, lasciandomi il compito di versarla, la birra invece toccava spillarla a lui. Un po' più tardi tornò da me ...
    ... con un altro boccale pieno e disse... -Offerto dal signore del separé... chiede se magari volete raggiungerlo...- Presi i bicchieri e bottiglia, mi alzai e raggiunsi l'uomo seduto, lo ringraziai e mi sedetti al suo tavolo. -Figurati...- disse - chi non beve in compagnia o è un ladro o una spia... e noi non siamo nè l'uno nè l'altro, vero?- Era evidente che era sulla buona strada per un bella sbronza ma erano affari suoi, era un bell'uomo sui cinquanta, pelle del viso liscia ed abbronzata, vestito bene... camicia button down di Brooks Brothers, cravatta regimental, vestito su misura. Non provavo nessun senso di curiosità nei suoi confronti, facevo passare il tempo aspettando di prendere l'ultimo treno. Beveva bicchieroni di whisky di malto con ghiaccio con una regolarità apprezzabile, cercai per un po' di stare al suo passo, ma non mi era possibile, alla fine io dovevo bere quantitativamente di più e cioè una caraffa di birra contro il suo bicchiere. Rinunciai e continuai con il mio ritmo. Di cosa parlano gli uomini quando sono soli? Di un bel po' di argomenti ma presto il discorso arrivò sul tema... lavoro. Che facevo io? Non mi andava certo di dirgli veramente cosa facevo e optai per una innocua menzogna inventata sul momento, gli dissi che facevo il correttore di bozze letterarie. Mi chiese se guadagnavo abbastanza, gli risposi di si, proprio giusto la somma per le mie necessità. Quindi mi chiese di indovinare che mestiere o professione facesse lui. Non mi andava di giocare ...
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