1. L'ubriaco generoso


    Data: 03/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Tibet

    ... bel culo, una fica anatomicamente un po' rara da vedere, bella bellissima, con le labbra che formavano due ali di farfalla. Era davvero piacevole incollarci la bocca e suggere. C'era lo sperma del marito? Si... ma l'avevo fatta pulire sommariamente e io non sono difficile. Mentre la leccavo, provavo a vedere quanto era larga di fica, prima inserendo due dita e strofinando all'interno proprio sotto al clitoride e poi... cercando di infilarle più dita possibile, tutte... e parte della mano! Si divincolava e teneva forte con le sue due mani il mio polso ma non si negava! Urlava che le stavo sfasciando, rompendo, demolendo la fica! E godeva, come godeva! La scopai ripetutamente, ma senza venire, mi piaceva invece che fosse lei a godere di continuo, a urlare, a gemere, a divincolarsi! La presi ripetutamente nel culo, infine finimmo con lei che mi cavalcava lentamente, alzandosi e calandosi piano con le mie mani a stringerle ferocemente i capezzoli. Appena goduto... tutto mi parve squallido. ...
    ... E' la verità. Era la presa di coscienza di me stesso. Lo strozzino... la moglie... io... chi eravamo veramente? Figure squallide, senza spessore, senza principi. Ero preso dalla frenesia di uscire da quella situazione, fuggire via e dimenticare, lasciare anche questa esperienza dietro le spalle, scordarla. Mi vestii in fretta, neanche ascoltavo la donna che esprimeva parole vuote e ripetitive. Uscii e l'aria della notte che stava per finire e del giorno che iniziava mi riempì i polmoni. Era meraviglioso... tornare a sperare che qualcosa potesse essere meglio di questo, consapevole che mi ero immerso nella melma e che volevo riemergere. Raggiunsi con una lunga camminata la stazione e presi il primo treno utile. Durante la notte comunque qualcosa di positivo successe, mi convinsi che potevo continuare a scrivere, a scrivere quello che mi pareva, che per me gli esami erano finiti e che non avevo bisogno dell'approvazione di nessuno. Tibet (Ovvio che questa storia è completamente di fantasia) 
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