Scoprendo mia moglie, cap. II: regalo di Natale
Data: 04/06/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: Willard, Fonte: RaccontiMilu
... negli ultimi tempi ero stato particolarmente distratto nei suoi confronti, ed era pure vero che tornati dalle vacanze l'avevo completamente ignorata, come se la disprezzassi. Per quanto riguardava poi il fatto specifico, se io fossi intervenuto per tempo o se non avessi invitato i ragazzi egiziani nel nostro appartamento dopo averla convinta a bere abbondantemente (considerato, tra l'altro, che era quasi astemia), tutto sarebbe finito in una delle mie solite esercitazioni fantastiche davanti a un film porno e la nostra vita di coppia avrebbe continuato il suo normale, tranquillo, corso. In fondo, quindi, era anche vero che, tendenzialmente, mi eccitava guardare più che fare. Mi facevano stare male sul serio però le sue parole. Dopo mille elucubrazioni in quella notte una cosa avevo - più o meno consciamente - chiara: qualcosa dentro di me si era spezzato. Titti non era più, ai miei occhi e nella mia mente, la donna che avevo sposato. Le mie radici, il mio essere, sotto sotto, un perbenista cattolico molto più di lei, per quanto odiassi questa categoria, non mi facevano accettare, a livello razionale, quanto io stesso, istintivamente e pervaso quasi da uno strano demone, avevo deciso di far accadere. Decisi però di lasciare da parte i calcoli e le convenienze e di continuare il �gioco�, di dare sfogo ai potenziali e inesprimibili piaceri nascosti tra i miei desideri e quelli di mia moglie.Tornato a casa deciso a farmi almeno un paio d'ore di sonno, mi accorsi che anche lei non ...
... aveva chiuso occhio tutta la notte: era rannicchiata sotto le coperte con tutta l'aria di avere pianto parecchio. Appena sentì che mi coricavo uscì dal suo assopimento e abbracciandomi mi chiese scusa; disse che aveva esagerato con le parole, ma che non sopportava l' indifferenza che avevo avuto nei suoi confronti dopo quanto era successo in vacanza, che lei aveva cercato solo di assecondare i miei desideri, anche se non avrebbe mai e poi mai pensato che avrebbe potuto arrivare a fare � complice probabilmente l'alcol - quello che aveva fatto. Stringendola, le risposi che sarei stato io il primo a dovermi scusare, che era stato tutto un gioco in cui il primo a servire le carte ero stato io. Aggiunsi poi, confessandomi, che non mi ero mai eccitato così tanto come quella notte e che ero stato uno stupido, poi, nel farmi condizionare dalle convenzioni morali e dagli stereotipi della moglie �santa�. Dal dare, insomma, altri valori e significati a quello che era stato un puro divertimento che avrebbe potuto, anzi, aumentare la complicità tra di noi. Devo dire che con le parole ci sapevo proprio fare...d'altra parte, passatemi l'immodestia, non era un caso se nel mio lavoro di commerciale la ditta per cui lavoravo mi aveva affidato i clienti più importanti a livello internazionale.Dopo le mie parole ebbi l'impressione, guardando lo sguardo di gratitudine di Titti, di averla, come si può dire...assolta. Facemmo, dopo molto tempo, l'amore ed ebbi sin da subito l'impressione che ormai ...