Scoprendo mia moglie, cap. II: regalo di Natale
Data: 04/06/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: Willard, Fonte: RaccontiMilu
... sua cara e unica figlioletta era stata � non con qualche indubbia compiacenza - sfondata e inculata a sangue da tre negri il mese prima.Nelle settimane successive comunque, paternali a parte, io e Titti facemmo sesso con una frequenza e una qualità che mai avevamo raggiunto, senza contare il fatto che contemporaneamente non interrompevo la mia normale attività masturbatoria, spesso e volentieri con l'ausilio di dvd del genere �gang bang interrazziali�. La desideravo come quando l'avevo appena conosciuta: spesso e volentieri mi ritornava alla mente il film dell'esperienza egiziana che funzionava come una molla intrattenibile per la mia libido e, probabilmente, anche per la sua. Lei inoltre, chiaramente lusingata dal sentirsi così tanto desiderata, giocava a pungolarmi vestendosi sempre in modo provocante, facendo largo uso di tacchi, calze autoreggenti, e pantaloni strettissimi che mettevano in rilevo le sue meravigliose gambe e il suo fondoschiena sempre più appetibile. La cosa, poi, che anche altri uomini, in ufficio o per strada, potessero guardarla e desiderare di sbattersela, contribuiva in maniera determinante a solleticare i miei appetiti. Ricordo che una sera, in particolare, non resistetti dal farmela in cucina appena la vidi tornare dal lavoro. Aveva indossato un paio di leggings neri in simil pelle che aveva comprato da poco e che, come un guanto, le mettevano in risalto, a guardarla bene, lo �zoccolo di cammello� come direbbero gli angloamericani. D'altra parte li ...
... portava senza mutandine tanto erano aderenti; li aveva messi con un cardigan di lana che le finiva appena appena sopra la curva dei glutei; per tutto il giorno, tanto la trovavo �porca� in quella sua mise, non avevo fatto altro che pensare ad uomini che, in autobus e negli uffici della sua azienda, la palpeggiavano e le appoggiavano il membro contro, o si masturbavano guardandole il culo stretto nei pantaloni che lei, provocatoriamente, mostrava e non mostrava. Era chiaro che ormai aveva preso completamente consapevolezza dell'aurea e del potenziale sessuale che aveva come donna. Immerso in questi pensieri tornai a casa presto dalla mia attività � per fortuna non avevo cartellini da timbrare � e appena la vidi entrare dalla porta di casa, in preda ad un'erezione che avevo trattenuto da ore, senza tanti cerimoniali, la presi da dietro subito dopo averla salutata, la feci piegare sul tavolo della cucina abbassandole i pantaloni, nonostante lei protestasse con voce divertita che avrebbe avuto bisogno di fare una doccia, e, notando, tra l'altro, che si era completamente rasata, tenendola a gambe strette, iniziai a leccarle prima la vagina, andando su e giù per le grandi labbra, e poi il buco del culo, assaporando fino in fondo l'odore intenso e selvatico della sua eccitazione e della sua pelle, come avrebbe fatto un animale. Successivamente, non riuscendo più a trattenermi, presi il vasetto di miele che era rimasto sul tavolo dal mattino, per la colazione, le spalmai il buco del ...