1. Mia moglie? signora perbene.


    Data: 05/06/2021, Categorie: Etero Autore: cuckold211

    ... mise in borsa e tornò al suo tavolo.
    
    L'uomo era ancora lì e la osservava in ogni suo movimento.
    
    Ella, con fare civettuolo, non badò a che la gonna salisse più su rispetto a prima e, facendo finta di cercare qualcosa in borsa, aprì le gambe quel tanto sufficiente a far godere al suo ammiratore della vista del suo boschetto.
    
    Il tipo le si avvicinò e le chiese: "Cosa prende?".
    
    La domanda era chiaramente sibillina, perché avendogli fatto vedere la fica, l'uomo poteva essersi convinto di aver a che fare con una prostituta, ma... se così non era? se si fosse sbagliato?, avrebbe comunque potuto correre ai ripari assumendo che la sua domanda si riferiva a cosa desiderasse consumare.
    
    Liliana si meravigliò di sé stessa, quando sentì la sua voce rispondere: "Io? Niente... ma non mi dispiacerebbe se avesse lei, e non il bar, qualcosa di piacevole da offrirmi".
    
    "Alea iacta est" disse Cesare nell'attraversare il Rubicone, quelle parole convinsero Liliana che era decisa e pronta a saltare il fosso e quell'uomo era il tipo giusto.
    
    Paolo, questo il suo nome, pagò il conto delle loro consumazioni e la guidò in un non lontano fabbricato ottocentesco, con scalone centrale. In ascensore, guardandosi negli occhi quasi con sfida, salirono al secondo piano ed entrarono in un appartamento molto ben tenuto e signorile.
    
    Appena chiusa la porta alle loro spalle, Paolo prese a baciare Liliana con il trasporto che le ricordava il marito quando correvano "in camporella".
    
    Fu presa ...
    ... tra le braccia e adagiata su un letto enorme, addobbato con biancheria fin e di buon gusto.
    
    Non avevano smesso di baciarsi, mentre si strappavano, quasi, i vestiti di dosso, lanciandoli dove capitava.
    
    In breve furono nudi; i loro corpi, avvinghiati, rotolavano su quel letto alla ricerca dei reciproci odori.
    
    Quando Paolo raggiunse il sesso di Liliana, lei, con tutta la franchezza che le era connaturata, gli rivelò:
    
    "Devi sapere che questo, per me, è un gioco che sto conducendo per volere di mio marito. Certamente, dopo oggi, non ci rivedremo più. Per me sei il primo uomo, dopo mio marito, cui mi concedo. Perciò scambiamoci tutti i piaceri di cui saremo capaci, con la consapevolezza che questi momenti resteranno unici e irripetibili".
    
    Se Franco fosse stato lì, avrebbe contemplato i fremiti della coppia, provandone piacere centuplicato, in considerazione che la femmina che chiavava alla grande, era sua moglie.
    
    Paolo, certamente oltremodo eccitato per la singolare avventura che gli era capitata, dopo un po' di scossoni, godette e si tolse il preservativo.
    
    Lei, allora, gli prese il pene in bocca e cominciò a stimolarlo di nuovo.
    
    Non ci volle molto perché quel pene ritrovasse la vigoria di prima; nuovamente incappucciato, penetrò la fica di Liliana che, in preda allo spasimo imperioso del suo secondo orgasmo, si configurò nella mente queste parole, dirette al suo Franco: "Grazie, amore mio, ti adoro e perciò ti rendo "cornuto"!
    
    L'amplesso, questa volta, ...