1. Io, mia figlia e il mio datore di lavoro


    Data: 07/06/2021, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: Leonard

    ... Anna � come vedi, da qui hai il pieno controllo della situazione. Ti ho fatto mettere anche una sedia per stare più comodo. Goditi lo spettacolo! Quando vuoi andar via, l�uscita e di là.Mi sedetti. Al di là del vetro si vedeva tutto e potevano anche sentirsi abbastanza distintamente le voci. Nella sala era entrato Julius, il Negro, come lo chiamava Leonardi. La sua guardia del corpo. Parlava animatamente con Martina. Forse le stava spiegando la scena, pensai, oppure avevano già iniziato a provare. Gli altri si erano riuniti tutti dall�altro lato del tavolo, compresa Anna che era appena rientrata. Dopo alcuni minuti Julius afferrò Martina per le braccia e la baciò appassionatamente sulla bocca. La differenza di altezza tra i due era notevole. La sollevò quasi da terra con le sue braccia forti. Si baciarono un tempo che mi sembrò lunghissimo. Decisamente troppo per qualunque scena d�amore.A un tratto Juilius si staccò, rivoltò Martina su se stessa e la piegò a novanta gradi sul tavolo. Lei sembrava sorpresa, ma non fece resistenza. Iniziò a toccarla in mezzo alle cosce. Martina cercò di rialzarsi e di girarsi, ma Julius con l�altra mano la schiacciò contro il tavolo, impedendole di muoversi. Vedevo le sue dita nodose immergersi nella vagina di mia figlia e ravanare dentro tra la soddisfazione degli astanti. Dopo essersi divertito ad esplorare per bene le profondità di Martina estrasse le dita e si abbassò la lampo. Anna non aveva esagerato: aveva un membro enorme. Lo puntò ...
    ... contro il sesso di mia figlia e senza tanti riguardi iniziò a spingere con forza. Martina gridava e si dibatteva come una farfalla trafitta. Julius aveva un sesso gigantesco per qualunque donna. Tanto più per il fichino delicato di mia figlia. Immaginai le pareti della sua vagina dilatarsi fino allo spasimo nel tentativo di accogliere dentro di sé quello smisurato palo di carne.Dopo molti sforzi e molte urla di mia figlia Julius riuscì a entrare. Allora diede un colpo di reni poderoso e le infilò il cazzo fino in fondo. Martina emise un urlo acutissimo. Quel cazzo sproporzionato che le stava perforando il ventre mi richiamò alla mente un disegno erotico surreale che avevo visto a una mostra alcuni anni fa: ritraeva una donna urlante presa da un sauro con sembianze umane il cui membro era così enorme da trapassarle l�intero corpo e fare capolino dalla sua gola.Mentre Julius squassava il corpicino di mia figlia scopandola senza sosta, Leonardi si avvicinò alla testa di Martina riversa dall�altro lato del tavolo.- Allora � disse prendendola per i capelli � cosa te ne pare di Julius? Non ti sembra proprio un bravo attore? Certo, forse non ha ancora ben chiara la differenza tra i reality e le fictions e si è spinto un po� oltre. Ma in fondo ha superato il confine della finzione di appena una trentina di centimetri. Quelli che adesso ballano nel tuo pancino.Detto questo Leonardi aprì la cerniera dei pantaloni. Un cazzo perfettamente eretto svettò davanti al viso di Martina.- Forza � ...
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