1. In nome della legge


    Data: 07/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: pinkoepallina, Fonte: Annunci69

    ... avviso congruo, cioè i minuti che si impiegano per darsi una pulita alla meglio con una salvietta umidificata e per fumare una sigaretta.
    
    Gli stava balenando per la testa un’altra idea, un qualcosa di speciale che era convinto fosse concessa molto di rado persino al marito: violare un lato B che sembrava dipinto dal Botticelli.
    
    Ricominciò quindi a baciarla, a leccarla ovunque e, come fu di nuovo in modalità ‘on’, praticamente in pochi attimi, riprese a possederla, in posizione tradizionale, stavolta, come aveva sempre sognato.
    
    Non lo aveva ancora fatto in quel modo, in sostanza lo aveva solo scopato lei, tanta era stata la bramosia. Urgeva una ‘vendetta’, possibilmente con gli interessi.
    
    Vendetta che arrivò sotto forma di colpi poderosi che Tony portò una volta postosi alla missionaria, mentre lei si contorceva come una leonessa ferita: fiera, ma stavolta incredibilmente sottomessa a quel piacere inaspettato ed anche un po’ violento, sia come intensità che nei modi.
    
    Era ormai pronta per quello che aveva pensato Tony. Glielo fece capire lui, staccandosi ed iniziando un abile movimento preparatorio di dita e di lingua che resero ancora più abbondanti i suoi umori di femmina eccitata allo spasimo.
    
    Patrizia quasi si sentiva in colpa, essendole venuto alla mente per un attimo suo marito, ma fu un flash, il desiderio era talmente prepotente che tornò ad occuparsi immediatamente di sé e di quello che era il suo ulteriore, irrefrenabile, desiderio di ...
    ... godimento.
    
    Si posizionò alla pecorina nel momento in cui lui glielo ordinò, con un perentorio: “Ora si giri, in nome della Legge, troia!” al quale lei rispose: “Sì, sì, mi arrendo! Umiliami, infierisci su di me, puniscimi, inculami!” E pensò: “Dio, quanto mi sento piacevolmente puttana!”
    
    Tony allora la prese per i fianchi, rivolgendo lo sguardo verso quel buchino che il suo paziente lavoro aveva reso pronto ed accogliente, quindi non più tanto ‘ino’.
    
    Dopo due vigorose sculacciate, glielo infilò piano piano, gustandosi egli stesso lo spettacolo della sua asta che si infilava in mezzo a quelle due natiche da sballo. Tutto senza dolore, ma soltanto con immensa goduria da parte di entrambi.
    
    Il banchista rivelò doti inaspettate, alternando più volte vagina ed ano. Sapeva dosare perfettamente potenza e velocità dei colpi: lento e delicato dietro, più irruento ed energico davanti. La mandò letteralmente in delirio, pompandola per lunghissimi minuti, fino ad accompagnarla, stremata, ad un orgasmo galattico, durante il quale cominciò a gridare: “Ohhh vengo! Ancora! Ah sììì, sììì Tony. Dai Tonyyy”.
    
    “Tony! … Tony!”
    
    “Commissario, guardi, ha aperto gli occhi, continui a chiamarlo!” esclamò l’infermiere di turno.
    
    “Oh, ma dove sono? Che c’è, amore, che è successo? Perché c’ho ‘sta gamba appesa e mi fa male tutto?”
    
    “Amore? Ma dai Tony, non mi riconosci? Che spavento mi hai fatto prendere! Eri in coma da trentasei ore per emorragie e fratture multiple. Sono qui da stamattina, mi ...