INCEST STORY
Data: 08/06/2021,
Categorie:
Incesti
Sensazioni
Autore: MAURIZIORSO, Fonte: RaccontiMilu
CRISTINA Cristina era da poco rincasata: rivedevo le azioni salienti della partita ed avevo udito una chiave girare nella toppa della porta d' ingresso. Sapevo che era lei e che comunque, quando ero impegnato con il campionato non entrava mai in soggiorno, perchè preferiva non disturbarmi. Appartenevo ed appartengo tuttora al popolo dei pallonari, quella vasta schiera per i quali ogni interruzione che distolga dallo schermo è considerata eresia allo stato puro! Ancora una volta avevamo fatto il nostro dovere e potevo quindi ritenermi soddisfatto per l' esito. Era ancòra presto per la cena, ma dato che la regina della casa stava dieci giorni a Bologna per un corso di aggiornamento professionale, fin dal mattino avevo optato per una pizza a domicilio, che nella fattispecie mi sembrava comoda e veloce. La proposta era stata accettata di buon grado dalla ragazza, che ai fornelli era anche più scarsa e meno volenterosa di me.........Per cui per l' immediato futuro, la prospettiva era una bella dieta a base di pizza, panini freddi e mitici kebab.......sai che gioia........una vera goduria per i palati raffinati! Mentre riflettevo sulla nostra alimentazione, entrai in corridoio per andare nello studio e riprendere la lettura di un giallo, che avevo interotto da quasi una settimana: giusto per sapere se almeno una volta, il maggiordomo riusciva a farla franca. La porta della sua camera era spalancata, e avvicinandomi buttai l' occhio in maniera del tutto distratta e assolutamente ...
... casuale e rimasi pietrificato: la signorina teneva un piede poggiato sul letto per rimanere in equilibrio, mentre si sfilava le calze. Mi fermai a guardarla senza nemmeno rendermi conto di cosa stessi facendo........almeno non sùbito! A parte i collant, indossava solo un reggiseno e, per la prima volta notai che aveva un fisichetto niente male! Magari era un pò acerba, ma non potevo più considerarla una bambina, dato che aveva da poco compiuto 18 anni. Poi realizzai che stavo spiando mia figlia, ma era troppo tardi, perchè lei si voltò di scatto e -inaspettatamente- invece di provare a coprirsi, come sarebbe stato istintivo fare in una situazione del genere, mi salutò con un sorriso e riprese a spogliarsi, assolutamente incurante della mia presenza. Mi dileguai e, una volta nello studio, chiusi la porta e mi accomodai in poltrona: la lettura divenne l' ultimo dei miei pensieri, perchè la scena alla quale avevo poc' anzi assistito prese possesso di me e della mia mente. Indubbiamente, la sensualià del gesto mi era rimasta impressa, ma la cosa che consideravo più raccapricciante, era stata la sua mancanza di una qualsivoglia reazione alla mia presenza: anche perchè la nostra famiglia era stata sempre molto pùdica e di certo nessuno di noi quattro aveva l' abitudine di andarsene in giro per casa mezzo nudo. Da circa un anno, eravamo rimasti in tre, perchè la figlia maggiore -Gaia- studiava in Inghilterra. Cristina non lasciava mai aperta la porta della sua stanza: magari ci stava ...