INCEST STORY
Data: 08/06/2021,
Categorie:
Incesti
Sensazioni
Autore: MAURIZIORSO, Fonte: RaccontiMilu
... indietreggiare, ma -con sommo stupore- mi guardò giusto un attimo e sorridendo, mi disse di rimanere fermo, perchè stava più comoda! Non credevo alle mie orecchie: del resto, pur non avendo un ragazzo fisso, da quei discorsi che generalmente fanno madre e figlia, sapevo che già da qualche anno aveva iniziato l' attività sessuale. Per cui, non era certo una sprovveduta e ben consapevole di cosa stessimo facendo io e lei in quel momento, nonostante continuasse imperterrita a messaggiare! Comunque, nonostante la situazione di assoluto imbarazzo, riuscii a portare a termine il mio compito e le dissi che avrei telefonato per ordinare le pizze: intanto, lei si sarebbe vestita. Dopo circa venti minuti, arrivò il fattorino per la consegna a domicilio, e Cristina -avendo sentito il citofono- si presentò dopo poco in cucina: indossava un paio di pantaloncini bianchi attillati ed una canottiera abbastanza generosa, perchè era lateralmente aperta. Non aveva nemmeno il reggiseno e le tette erano ben visibili: tra l' altro, le aderenze scolpivano la forma e la dimensione dei capezzoli. Fortunatamente ero già seduto, perchè mi arrapai nuovamente e quando si voltò per prendere il sale dalla credenza, potei ammirare anche il filo di un perizoma di colore nero. Finalmente -almeno per me- prese posto e iniziammo a mangiare: lei con il suo telefonino ed io sempre più dubbioso, perchè non l' avevo mai vista girare per casa in quelle condizioni! Nessuno di noi disse niente ed una volta ...
... terminato, provvide a sparecchiare: ero indeciso se guardare un film o riprendere la lettura del famoso libro a cui ho prima accennato, ma le sorprese non erano ancòra finite. Mia figlia infatti, si avvicinò e si creò lo spazio fra me ed il tavolo, affinchè potesse sedersi sulla mia coscia: anche questa non era da considerarsi una cosa nuova, perchè l' aveva già fatto e mi chiese se fosse tutto a posto, perchè mi aveva visto pensieroso. Evitai di specificare chi fosse -al momento- l' oggetto dei miei pensieri e lo giustificai con lo stress accumulato nel corso della settimana. E poi, una domanda che avrebbe cambiato -forse per sempre- le nostre vite: -Stasera posso dormire con te? -Se proprio vuoi....... -Preferisci stare da solo? Perchè se è così....... -No, per me và bene. Solo che è da un pò che non lo facevi più.......ti stai facendo grande......... -Lo sono anche per te? -Perchè me lo chiedi? -Ho visto come mi guardi......... -Vale a dire? -Sembra quasi....... -Sì? -No, niente........vado a lavare i denti......ti aspetto in camera e vediamo se danno qualche film decente! Per te và bene? -Sì, và bene. Ti raggiungo tra poco. Non avevo parole: o Cristina mi stava volutamente provocando, oppure ero io che avevo male interpretato i suoi atteggiamenti delle ultime due ore. La sensazione era che si stesse divertendo e non era una semplice sensazione, ma qualcosa di più........qualcosa di diverso e le sue parole me lo avevano confermato! L' idea di dormire accanto a lei -l' ultima volta ...