1. INCEST STORY


    Data: 08/06/2021, Categorie: Incesti Sensazioni Autore: MAURIZIORSO, Fonte: RaccontiMilu

    ... miei occhi erano i suoi e le nostre labbra si unirono. La sua lingua iniziò immediatamente a frugare nella mia bocca ed era la risposta a tutte le domande che mi stavo ponendo da quando era rincasata. Una risposta eloquente, forse anche troppo. Mentre ci baciavamo, le sue mani si avvicinarono pericolosamente ai miei pantaloncini per sfilarli ed io la aiutai con un colpo di reni. Avrei voluto fare altrettanto, e solo allora mi resi conto che non aveva indosso neppure più quelli: si era denudata prima di mettersi a letto! Altro che sciocche e assurde fantasie......era la pura realtà, una piacevole realtà che stavo vivendo e toccando con mano. Inserii una mano tra le natiche e scesi verso il basso: era già abbondantemente irrorata......era calda.......era pronta! In un batter d' occhio, Cristina cambiò posizione e si mise a cavalcioni: la lingua si spalmò sull' addome e risalì lentamente, facendo una sapiente deviazione prima a destra e poi a sinistra all' altezza dei capezzoli, e proseguì quindi la sua ascesa fino a ritrovarsi nuovamente infilata nella mia bocca. Riprendemmo a baciarci appassionatamente, mentre le massaggiavo e contemporaneamente le dilatavo le natiche: appoggiò allora entrambe le mani sul mio torace come per far leva, si posizionò meglio con il bacino e un attimo dopo la cappella premeva e si faceva strada tra le labbra della sua fica. Era già fradicia e madida dei suoi umori e non feci alcun movimento, perchè fu sufficiente che si inarcasse lievemente, per ...
    ... permettermi di scivolarle dentro. Si distese nuovamente con il mento che urtava contro il mio petto e un attimo dopo -afferrate saldamente le sue chiappe- iniziai a muovere il bacino per dare la cadenza: il canale era tuttavia un pò stretto e mi piantò le unghie nella carne, mentre con i primi movimenti provavo a farmi spazio nei meandri della sua passera. Allora si inarcò nuovamente e sfruttò il suo peso per essere lei a dare il ritmo: si muoveva lentamente......aveva paura di provare dolore e l' assecondai perchè ero cosciente di avere un cazzo di notevoli dimensioni, che tuttavia scalpitava dalla voglia di liberare tutta la sua virilità. Sentivo le pareti vaginali adattarsi pian piano al nuovo e invadente ospite, mentre lei s' impalava con quasi impercettibili movenze dall' alto verso il basso e viceversa: la lasciai fare e presi a strizzarle le tette, mentre i capezzoli erano resi sempre più duri e vogliosi dal bastone di carne che la stava trapanando a passo di crociera..........Ma la fase critica, quella di adattamento era ormai superata e la mia amante ci stava prendendo gusto, perchè si mise seduta in posizione quasi verticale.....le mani ancora una volta ben piantate sul petto ed iniziò a cavalcare, roteando il bacino in tutti i modi possibili e immaginabili, per meglio impalarsi sulla verga: ci sapeva fare e quei movimenti sinuosi erano devastanti........mi sentivo immerso dentro la sua accogliente caverna........ero quasi stupito da tanta e sacrosanta esperienza ed ...
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