Il blocco
Data: 09/06/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Paolo dalle bande nere, Fonte: EroticiRacconti
... lei. S: La bimba dorme? Avete cenato? Vorrei che leggessi questa lettera che mi ha lasciato Matilde, poi se vorrai ne parleremo. Scappo' via senza darmi il tempo di dire niente. Riconoscevo la calligrafia di mia moglie, con un groppo in gola cominciai a leggere. Matilde chiedeva a mia suocera di occuparsi di me e della bimba, descriveva cosa mi piaceva e cosa no e poi arrivai al paragrafo choc. "Cara mamma, mi hai detto tante volte che tra te e papa' non c'e' piu' l'intesa sessuale di una volta e di quanto tu soffra, anche per questo vorrei che aiutassi Matteo se lui ne avesse bisogno, da quello che ci siamo raccontata ho capito che vi piacciono le stesse cose" Diceva altro ma non riuscivo piu' a leggere, il cuore batteva all'impazzata, mille pensieri, avevo il permesso di mia moglie di farmi sua madre, quella perversione mi stava entrando in testa, mandai un whatsapp a mia suocera. io: "ora capisco il tuo gesto, scusami per la mia reazione, sono un po' confuso" Rispose immediatamente "decidi tu, gia' sai cosa penso io, ma capisco che sono una vecchia e non sono bella come Matilde". Lei cercava rassicurazioni, forse anche dei complimenti ma non sapeva che io come maschio ero diventato inutile. Risposi che la trovavo molto desiderabile ma che avevo un "blocco", ci scambiammo decine di messaggi ma lei non capiva cosa intendessi fino a quando non fui esplicito. Passarono minuti prima che rispondesse e l'attesa mi fece pensare che si fosse pentita e che mi compatisse, poi ...
... finalmente rispose "allora domani non andare a lavoro, accompagno la bimba a scuola e poi ci vediamo" Inutile dire che passai una lunga notte insonne ma il giorno arrivo'. Entro' in casa usando le sue chiavi, entrambi imbarazzati iniziavamo a parlare contemporaneamente interrompendoci immediatamente ma all'ennesimo goffo tentativo di parlarci una risata abbasso' la tensione. Aveva la coda di cavallo che le dava un'aria da ragazzina, le zampe di gallina sugli occhi ora mi sembravano sensuali, il maglioncino aderente sagomava le sue abbondanti forme, la gonna al ginocchio le stava un incanto, l'idea che avrei accarezzato quelle cosce, che avrei succhiato quel seno mi arrapava ma non avevo nessuna erezione. Io: "Sto zitto, parla tu" S: "Pensi che sia una donnaccia ad essere qui?" Io: "Credo che Matilde ci abbia voluto fare un dono, solo che e' difficile non sentirsi in colpa per quello che esso comporti, penso che sei una donna bellissima e che sarei onorato di poter stare con te ma come sai sono bloccato..." Non completai la frase e fu lei a prendere l'iniziativa baciandomi sulle labbra, allora la tirai a me e senza staccare le labbra cominciai a palparle il culo, era davvero morbido ed abbondante, sensazioni che avevo dimenticato in piu' di due anni di astinenza. Ci spostammo sul divano, il petting divenne piu' intenso, era volata via la gonna scoprendo un perizoma giallo trasparente dal quale usciva qualche pelo, le chiappe erano lisce come quelle di una ventenne. Del maglioncino ...