1. Solitudine - Un racconto di Mirta D.


    Data: 10/06/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu

    ... figura, la mia stessa identica movenza. Quasi fosse uno specchio.Per un istante sono spiazzata. Mi aspetto che dica qualcosa come �chi sei� e già sto formulando nella mente una risposta di tutto rispetto quando improvvisamente la sua espressione strafottente, spiazzandomi, cede il posto a un moto di dolore, cade in ginocchio e mormora piano: �Aiutami�.Mi avvicino e, seppure per un attimo io creda che potrebbe essere una trappola, le mie gambe non esitano.Noto che la sagoma dell'uomo morto accanto a lui stringe fra le dita un paletto e quando i miei occhi si posano nuovamente sul vampiro non posso non notare che del sangue scuro fuoriesce dal suo petto. Gli ha macchiato gli abiti, fino alla gambe di�. Morte. Quel sangue viene dal suo cuore.Mi domando come abbia fatto a sopravvivere se la ferita è cardiaca, ma mi avvicino a luiLa notte sembra spostarsi fuori dal tempo.Sei ferito al cuore come è possibile?� chiedo titubante. Sarebbe dovuto diventare polvere e abiti polverosi.Lui in silenzio mi porge una pergamena, prendendola da una sacca appesa alla cintura, con movimenti resi pesanti dalla sofferenza.Mi affretto a leggerla e capisco che devo riportarlo nel luogo indicato dallo scritto che mi ha consegnato, chiedendomi se servirà salvarlo. Non so nemmeno perché dovrei salvarlo in effetti, tuttavia me lo carico in spalla, come spinta da uno strano istinto.Non è pesante e comunque il potere che il dono oscuro mi ha concesso mi permetterebbe di sollevare pesi anche superiori ...
    ... senza alcuno sforzo. Sento che sta perdendo i sensi.Dopo avere camminato per quasi tutto il resto della notte, arriviamo in una piccola radura, lui ancora è svenuto. Vedo la grotta indicata nella mappa abbozzata che ho fra le mani. Entro senza esitazione.Il giorno sta giungendo.All'interno ci sono suppellettili, pezzi d'arredamento in contrasto l'uno con l'altro, recuperati chissà dove. Sul fondo c'è una specie di altare in pietra. è lì che deposito il corpo del vampiro che ho -contro ogni logica o ragione- portato con me.Non è nella mia natura aiutare quelli come me. Non lo era nemmeno quando ero viva. Eppure qualcosa in quell'essere mi ha spinta a compiere questo inconsulto gesto altruistico. Suppongo che sia un'eco della mia umana debolezza nei confronti della bellezza maschile. Forse non smettiamo mai di essere quello che siamo.Ma se c'è una cosa che ho imparato è che se inizi qualcosa, la devi portare a termine, altrimenti non la dovresti nemmeno iniziare.Mi provoco un taglio sul polso con lo stiletto e appoggio la mia ferita sulle sue labbra.I suoi occhi si aprono e si inchiodano nei miei mentre beve e beve, con un�energia che non credevo più possedesse, è come un bacio sensuale e so che mentre si nutre da me può abbeverarsi di stralci dei miei ricordi, di piccoli pezzetti della mia anima.è come arrendersi all�ineluttabilità degli eventi: bellissimo e terribile al tempo stesso.�Bevi da me e vivrai per sempre�, mi aveva detto il vampiro che mi aveva trasformata. E ricordo ...