1. Pino (il falegname)


    Data: 11/06/2021, Categorie: Etero Autore: LISAGARL, Fonte: Annunci69

    Stavo rientrando a casa, fortunatamente mi ricordo, mia madre prima di uscire mi aveva detto di prendere della carne macinata per fare le polpettine, parcheggio ed entro in macelleria.
    
    Faccio spesa, acquisto altre cosette, vado alla cassa e pago.
    
    Uscendo m’incrocio con una persona che non mi era sconosciuta, ma rimasi un attimo perplessa a pensare chi fosse.
    
    Da lì a poco risolto il dubbio, si presentò lui era il figlio del signor Franco, il falegname (se avete letto il racconto “L’Inizio”) soliti convenevoli, sembrava come se volesse sfogarsi parlandomi della propria vita, era una settimana che con la moglie avevano deciso di prendersi una pausa di riflessione, gli raccontai un po’ della mia storia, stavo sul punto di sposarmi a poi mollai tutto, ora ero una ragazza libera, e questa cosa sembrò come rincuorarlo come se gli si fosse accesa una lampadina.
    
    Comunque, parlando era trascorsa una ventina di minuti, mi invitò a prendere un aperitivo nel bar vicino, poco dopo guardando l’orologio mi accorsi che si era fatto tardi, dovevo correre a casa a preparare il sugo, per il pranzo.
    
    Ci salutammo scambiandoci il numero di cellulare con la promessa di vederci una sera di queste.
    
    Trascorsero due giorno e spesso ci pensavo a lui, alla prima volta che mi fece prendere in mano il cazzo, ero incapace, diciamo come se mi sentissi per forza dover accettare un eventuale invito, come se dovessi sdebitarmi per quella volta.
    
    Stavo intenda a rassettare la cucina quando ...
    ... sento la suoneria del cellulare che mi annuncia un messaggino.
    
    Non vado subito, finisco di fare le mie mansioni, e pulito le mani apro e leggo il nome suo, era Pino (nome di fantasia), mi chiede se verso le 17,00 possiamo incontrarci al bar, quello il vicino a casa, non rispondo subito, resto per quasi una mezzora a pensare, se fosse il caso di andare o rifiutare.
    
    Comunque alla fine accetto l’invito, rispondo con un sì ma con orario diverso dopo cena, prima ero impegnata.
    
    Mi risponde ringraziandomi e a quell’ora lui sarà puntuale lì al bar ad aspettarmi.
    
    Trascorro il resto del pomeriggio finendo di rassettare la casa, ma il pensiero mi va sempre all’incontro serale, mi feci mille pensieri.
    
    Resta di fatto che pensando arrivò l’ora di cena, i miei rientrarono cenammo e sparecchiai la tavola mi recai in bagno facendomi una veloce doccia, mentre ero, li entra mio padre, mi fissa senza dire nulla, ci guardiamo senza parlare, attimi di riflessione e mi dice.
    
    - Ti stai profumando per me, o devi uscire?
    
    - Perché me lo chiedi?
    
    - Come ben sai, tua madre sta uscendo, deve portare quei capi a quella signora, ne potevamo approfittare giacché sono diverse settimane che non facciamo certi giochini.
    
    - Perdonami papi, ormai ho dato la parola a questa amica (non volli dire con chi uscivo.)
    
    - Dai, non fa niente divertiti
    
    Un senso di colpa mi prese tutto il corpo, mentre stava per uscire, allungai la mano e presi la sua, lo tirai verso di me baciandolo in bocca, ...
«1234...»