1. Pino (il falegname)


    Data: 11/06/2021, Categorie: Etero Autore: LISAGARL, Fonte: Annunci69

    ... testando con la mano il pacco potei capire che già era pronto all’uso, mi siedo sul bordo della vasca, abbasso il pantalone della tuta e mi trovo già duro il cazzone, me lo prendo in bocca iniziando un veloce pompino, lui tenta di fermarmi dicendomi che non fa niente, ma io imperterrita continuo il mio laborioso pompino, sporco tutto il cazzo di rossetto blu, uso anche le tette, e in meno di quanto me lo aspettassi mi riempie la bocca di sperma, deglutisco il tutto, lo ripulisco e alzandomi mi passo la lingua sulla labbra e lui mi prende e mi bacia, vorrebbe ricambiare il favore, ma gli dico che mi sento soddisfatta lo stesso, mi do una rimessa in ordine.
    
    Con mezzora di ritardo arrivai all’appuntamento, quando mi vide, sembrò rinascere, mi venne incontro, baciandomi sulla guancia dicendomi.
    
    - Ciao sei bellissima, stavo quasi per rassegnarmi che non saresti venuta.
    
    - Scusami, purtroppo in casa non si finisce mai.
    
    - Figurati, sono lusingato che hai accettato il mio invito.
    
    Prendemmo un caffè, il mio macchiato, ci sedemmo a un tavolino un pochino appartato, continuando a farmi mille complimenti, la serata stava prendendo un livello superiore a quello che avevo pensato, di solito sono sempre io dirigere le cose, invece questa volta era diverso, parlando con lui mi sentivo a mio agio.
    
    Trascorso diverso tempo mi propose di fare un giro, ci avviammo a piedi parlando delle nostre vite, sua moglie era di Milano si erano conosciuti a casa di una sua cugina, ma lei non ...
    ... aveva mai accetto il fatto che doveva trasferirsi da Milano a Roma.
    
    Tra di loro funzionava tutto grande intesa ma l’unica cosa che non riusciva ad avere un punto fermo era la lontananza dai suoi genitori lei nata a Milano vissuta, lì non riusciva ad ambientarsi seppure Roma sia la capitale.
    
    Raccontai qualcosa della mia vita, ma forse neanche il 5% di tutto quello che ho combinato, sta di fatto che ancora una volta mi sentivo a mio agio parlare con lui.
    
    A un punto della serata mi dice:
    
    - Lisa, sappi che non ho mai dimenticato il nostro primo incontro, quello a casa tua.
    
    - Neanche io credimi, sei stato il primo cui ho fatto quella cosa li.
    
    Innocentemente mi passa una mano sulla spalla stringendomi a se e dandomi un bacio sulla guancia, non reagii, aggiunse.
    
    - Sai, a quei tempi eri una bella ragazza ma ora non sei bella, sei divinamente bellissima, stupenda, ricordati, conservo dentro di me le tue doti.
    
    - Dai che dici chissà le donne che hai avuto.
    
    - Credimi Lisa, ti parlo chiaro non amo giri di parole, i tuoi lavoretti di bocca sono unici, ti parlo sincero, nessuna donna neanche mia moglie è ricucita mai a soddisfarmi come te.
    
    Non risposi, continuai a camminare, attimi di silenzio poi pensieroso mi chiese:
    
    - Perdonami. Forse ho detto qualcosa che ha scosso il tuo umore, sentivo di dovertela dire.
    
    - Per nulla mi sento offesa, solo che non mi aspettavo una dichiarazione del genere.
    
    - Lisa senti inutile girarci intorno, ti andrebbe di finire ...
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