1. Federica 12


    Data: 12/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    La mattina riemersi dall’oltretomba, avevo dormito come un sasso.
    
    Mi svegliò lo zio Mario che gridava:
    
    “sveglia dormiglione!! Saluta lo zio!!”
    
    ma intanto che faceva la parte dello zio affettuoso mi aveva già scoperto il lenzuolo e agguantato una melina nuda stringendomela con forza.
    
    Intanto continuava ad alta voce la commedia per la zia che sentivo dalla cucina mentre preparava la colazione.
    
    “Ma come sei cresciuto….bravo Federico ti sei fatto proprio un bel ragazzo”
    
    E intanto con la mano libera, visto che non mollava assolutamente la mia chiappa, si tirò giù i boxer e mi presentò l’uccello duro come il muro bisbigliandomi:
    
    “dagli una bella leccatina cara zoccoletta, vedi come ti vuole?”
    
    Provai a dire qualcosa sulla zia di là e il pericolo di venire scoperti, ma come aprii bocca me lo trovai dentro e come al solito le forze scomparvero ed accettai passivamente quell’intrusione cercando anche di favorirlo muovendo la lingua intorno a quel bastone infuocato e saporito.
    
    “su forza alzati dormiglione, ti aspettiamo di la”
    
    disse ad alta voce e togliendomelo di bocca a forza mi abbandonò con la bocca aperta e il culo scoperto.
    
    Se ne andò in cucina con quell’alza bandiera e li sentii chiaramente sussurrare:
    
    “Mario ma che fai con quel coso, dai che c’è Federico in casa”
    
    “Mmmm mi sei mancata, stanotte dormivi e io ti volevo tanto salutare….”
    
    “dai ma che fai, lo sai che mi vergogno…ecco sento che arriva siediti e nascondi quel bozzo lì ...
    ... davanti”
    
    Povera zia se avesse saputo che il bozzo l’avevo già conosciuto e coccolato e che entrambi sapevamo che lei si era fatta sfondare il culo da Rocco e che a breve sarebbe stata l’oggetto di piacere di quel trio di perversi….
    
    Con ogni probabilità quella era la fine che sarebbe toccata anche a me e avevo i brividi solo all’idea.
    
    “Ciao zia”
    
    dissi sedendomi velocemente per non mostrare il mio pisellino che era già sull’attenti a causa del risveglio appena subito.
    
    Mi sedetti accanto allo zio e mentre zia Clara finiva di preparare vestita con una tutina abbastanza larga ma che non riusciva a nascondere le sue forme stupende, anzi si vedeva da come rimbalzavano le tettone, che erano nude sotto la felpa.
    
    Mi sentii subito afferrare la mano sinistra e poggiarla sulla sua asta bollente che aveva di nuovo sfoderato al riparo del tavolo.
    
    Seguì una conversazione surreale tra noi tre della quale la sola cosa che mi ricordo era il calore e la levigatezza di quel membro che stringevo nella mano.
    
    Un po’ per incoscienza, un po’ perché sapevo cose sulla zia che la mettevano in condizione di non spaventarmi più di tanto, continuai a scappucciare e ricoprire quella cappella bellissima, smaniando sulla sedia per la mancanza di qualcosa che mi scaldasse anche il sederino.
    
    Feci quasi tutta la colazione mangiando con una mano sola e mi ricordo che la zia diceva qualcosa sul fatto che doveva scappare e che sarebbe tornata a pranzo.
    
    Da come arrossì mentre lo diceva, capii che ...
«1234»