Federica 12 - Racconti Erotici

Federica 12

... già mandando nei matti e intanto Luca iniziò ad accarezzarmi le mele, un po’ forte e un po’ delicatamente facendomi uscire contro la mia volontà dei sospiri di apprezzamento.

Volevo smentirlo a tutti i costi ma sentivo già la volontà che mi abbandonava e l’odore e il calore di quella cosa oblunga mi attiravano inesorabilmente.

“ooooooohhhhh” mi scappò quando Luca mi mise un dito dentro il buchetto.

“Hai messo anche la cremina eh?! Zoccoletta, ci speravi in qualcosa di caldo che ti trapanasse il buchetto eh?!”

Io tacevo: aveva ragione di nuovo.

Un attimo dopo sentii il calore della sua cappella sul mio buchetto e….

“ooooooohhhhhh”

“che bellezza: sembra di entrare nel burro, ti abbiamo proprio allargato bene ieri sera”

Era entrato tutto dentro di me con una facilità impressionante e mi dava una sensazione bellissima come se io vivessi in un perenne stato di “vuoto” e solo con quel coso caldo dentro fossi finalmente completo.

Le mie labbra ormai erano a contatto col membro di Emilio anche perché ormai Luca affondava nel mio sederino fino in fondo dandomi colpi su colpi che mi costringevano nella direzione dell’altro uccello.

Pochi attimi disperati e dopo cedetti aprendo le labbra e facendo entrare dentro di me quel bellissimo arnese.

Lui appena fu conscio della mia resa iniziò a stantuffarmi fino in gola ed io mi ritrovai vittima dei due randelli di nuovo rassegnato a mostrare loro che avevano ragione: ero una zoccola vogliosa di cazzo.

Non ...

... c’era niente da fare: mi piaceva troppo, potevano pensare quello che volevano ma quei cosi caldi che mi entravano dentro erano bellissimi.

Iniziai ad assecondare le spinte e provai a muovere la lingua per quanto fosse difficile visti gli affondi che stavo subendo fono in gola, sentivo le anche di luca che battevano sulle mie natiche mentre il cappellone oblungo mi toccava il fondo della gola.

Non so quanto andarono avanti ma a un certo punto sentii chiaramente il primo spruzzo che mi innaffiava l’intestino seguito da molti altri fino a quando Luca rallentò le sue spinte.

Io continuavo a succhiare il bellissimo mattarello che avevo in bocca mentre le mani di Emilio non mi forzavano più sulla nuca, anzi mi accarezzavano dolcemente i capelli.

Venne il momento in cui mi fu tolto il membro dal sedere lasciandomi come al solito con quella sensazione di vuoto e di fresco.

A breve avrei provato quello che stavo succhiando, non vedevo l’ora.

Il pisello di Luca era già pronto davanti al mio viso per farselo pulire come ormai avevo imparato e l’altro si ritrasse per fargli spazio ma quando andò dietro per assaggiare il mio buchetto sentii Luca:

“aspetta un attimo…voglio filmarlo…sdraiati in terra”

Io intanto continuavo la mia opera di pulizia succhiando avidamente il succo di cui era cosparso il membro di Luca, poi me lo tolse di scatto e disse:

“Ecco sono pronto….mettiti in ginocchio a cavalcioni su Emilio col culo verso di me e appoggia il tuo buchetto sulla ...