1. Gli assenteisti


    Data: 13/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    E' un racconto classificabile nella categoria "prime esperienze" o altrove
    
    ^^^^^^^^^^^^^
    
    Gli avevano detto così tante volte che la colpa era sua, o meglio della sua timidezza, se non riusciva ad agganciare le donne che se ne era convinto.
    
    Poi una sera d'estate, quand'era in vacanza in un piccolo paesino di mare, dopo aver valutato di essere tra persone sconosciute, attratto da un bel corpo, aveva fatto violenza a se stesso per superare i suoi timori e, dopo aver trattenuto a lungo sia il fiato che il sudore che voleva sgorgare dai pori, aveva osato. Aveva detto tutto d'un fiato alla ragazza “Mi piaci da morire, sei bellissima”.
    
    Lei l'aveva guardato dal capo ai piedi e gli aveva posto due domande:”Tu chi cavolo sei?” prima e “Ma ti sei mai visto allo specchio?” subito dopo.
    
    Lui, Mario, non aveva saputo rispondere a nessuna delle due domande. Era diventato rosso ed era andato via in gran fretta, amareggiato, deluso, mortificato.
    
    Erano passati due anni da quel primo ed unico approccio con le donne e ancora non aveva superato il suo problema.
    
    Il vero guaio era che come ogni altro maschio non solo era fortemente attratto dalle donne ma ne avvertiva la necessità impellente.
    
    Gli sarebbe piaciuto innamorarsi ma di questo non aveva fretta, in qualche modo sopperiva alla mancanza di una relazione amorosa con altre relazioni affettive: gli amici del bar, un paio di nipotini, il suo cane, la mamma, eccetera.
    
    Il problema vero era la necessità di appagare i suoi ...
    ... bisogni sessuali. Aveva già venticinque anni, perciò la sua era una esigenza primaria, insopprimibile. Una esigenza che solo una donna poteva soddisfare in quanto il solo pensare ad una femmina nuda gli provocava una erezione, mentre il pensare ad altri generi, gay e travestiti per intenderci, gli stimolava un senso di nausea.
    
    Purtroppo per lui, anche il ricorrere a prostitute lo ripugnava. Non per una questione morale ma proprio per quel senso di ripugnanza che aveva, sessualmente parlando, per tutto ciò che era diverso dalla donna. Il solo pensare che andando con una prostituta avrebbe dovuto infilare il suo pene in una figa dove forse poco prima era già passato un altro cazzo, gli procurava ripugnanza, era come se in qualche modo tracce del pene precedente potessero depositarsi sul suo: che schifo, che orrore.
    
    Essendo il bisogno di appagamento sessuale una necessità primaria vi sopperiva ancora con la masturbazione. Seghe ad ogni ora, in ogni luogo, a secco o con la saliva, dentro i bagni dell'ufficio o sul letto di casa.
    
    Soprattutto davanti al computer, guardando filmini porno.
    
    Conosceva almeno una ventina di siti. Tra questi anche quelli che proponevano racconti e non film.
    
    Appena scoprì questi divenne un appassionato lettore di racconti. Teoricamente pensava di poter imparare il come fare, il cosa dire, il come comportarsi; praticamente si eccitava e si faceva altre seghe.
    
    Aveva ormai raggiunto un equilibrio tra bisogni sessuali ed i suoi modi di auto ...
«1234...8»