Gli assenteisti
Data: 13/06/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Zindo
... solo c'erano posti idonei per appartarsi ma anche che si poteva raggiungere la ex cava di tufo, ormai diventata un ampio piazzale sul quale a volte si fermavano soggetti amanti del car sex.
Non era delusa dalla poca intraprendenza di Mario, aveva capito ormai che si trattava solo di timidezza; era invece incoraggiata dalla reazione concreta del giovane constata dall'erezione che aveva notato in precedenza. Condusse perciò il gioco più nella certezza che nella speranza di concludere qualcosa di buono quel mattino, all'ex cava di tufo.
Lo provocò ricordandogli appunto l'erezione, suggerendogli di indossare gli slip e non i boxer se era così facilmente eccitabile, per evitare di farsi notare e precisando che comunque a lei non dispiaceva affatto averlo notato, anzi, di essere forse un poco dispiaciuta per aver dovuto immaginare senza poter vedere quello che si era mosso dentro i calzoni. Nel frattempo era stata attenta a modulare i timbri di voce, i ritmi del respirare, i movimenti delle gambe abbondantemente scoperte, lanciando frequenti occhiate sulla patta di Mario sia per verificare l'esito delle sue parole sia per sollecitare anche con quegli sguardi il ripetersi del fenomeno erettivo.
Quando furono a breve distanza dalla ex cava, Mario era ben cotto ormai ed era già in parte uscito dalla gabbia della sua esasperante timidezza, osando dire, con molto sforzo per superare le sue inibizioni “Non scherzare molto con il fuoco. Te l'ho già detto una volta, sono fatto di ...
... carne, non di legno. Se continui a provocarmi non so cosa può succedere”
“Mi piacerebbe scoprirlo. Dai dimmi che potrebbe succedere?”
“Torniamo in ufficio, è meglio!”
“Meglio l'ufficio?! Puah! Io mi fermerei in mezzo a questa natura. Magari aiuta la tua carne a diventare dura come il legno..o già lo è? “ chiese Gabry lanciando una ennesima occhiata tra le gambe di Mario. Forse non vide nulla di particolarmente evidente ma finse che così fosse ed esclamò “Ammazza che effetto ti faccio! Quasi, quasi mi fermo davvero. Dai voglio vedertelo, ci fermiamo qui alla cava di tufo”.
Messa la freccia si apprestò a deviare per raggiungere il piazzale come se avesse deciso in quel momento di recarsi in quel posto che invece aveva progettato di raggiungere fin da quando aveva deciso di farsi accompagnare da Mario.
Mario non si oppose e non concordò con la decisione. Lasciò fare la donna, cominciando ad aver vampate di calore, accelerazione di battito cardiaco, sintomi di sudorazione.
Sul piazzale c'era già un'altra auto in sosta.
Mario per un attimo si sentì quasi sollevato, immaginando che Gabry rinunciasse a fermarsi e quindi …
...e no..però! Dopo solo un attimo già considerò che ansia da prestazione a parte, quando diamine gli sarebbe ricapitata più una occasione simile, e si dispiacque per la presenza di quella vettura.
Gabriella se ne infischiò e come se l'altra auto non ci fosse, continuò ad avanzare, avvicinandosi proprio a quella, affiancandosi addirittura ...