Gli assenteisti
Data: 13/06/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Zindo
... ad essa, fermandosi ad una distanza di pochi metri.
Come se l'altro mezzo non ci fosse, si girò verso Mario, allungò le mani tra le sue cosce, con una palpò, con l'altra cercò la cintura da slacciare e con voce da sessualmente famelica lo spronò: “Dai, tiralo fuori”.
Mario come un automa, stordito, eccitato, un poco impaurito pure, si affrettò a slacciare cintura e bottoni ma contemporaneamente disse “Ma ci sono quelli, ci vedono”
Gabry senza scomporsi, affondando subito le mani nella patta aperta rispose:”Chi se ne frega, staranno qui per fare anche loro le stesse cose”. Poi stringendo con una mano il membro che lei stessa aveva tirato fuori dall'alto dei boxer, spingendo verso il basso l'elastico, aggiunse “E volevi tenermi nascosto un arnese come questo?”. Con l'altra mano afferrò una di Mario, la portò sul seno e spronò: “Toccami, baciami, non stare impalato”.
Mario finalmente si “scongelò”, cingendola , stringendola a sè, baciandola con la foga dell'allupato che era a causa dei troppi anni vissuti con il “blocco”. Quando Gabry si aggrappò al suo collo lui spostò le sue mani: una tra i seni di lei e l'altra tra le cosce, a cercare fin troppo frettolosamente la passera. Quando la sfiorò aprì gli occhi per osservare Gabry, invece vide oltre i vetri e, senza ritrarre né mani, né corpo arrestò ogni movimento per dire alla donna “Quelli ci stanno guardando” .
Gabry girò un poco la testa. Vide e si rigirò verso Mario rassicurandolo: “Si eccitano a guardarci, non ...
... deludiamoli”. Subito si abbassò con le spalle ed elargì leccate da pompinara esperta sulla cappella del cazzo di Mario, fregandosene di quelli che guardavano.
Mario fu percorso in tutto il suo corpo da un brivido di piacere, poi avvertì anche una specie di formicolio nello stomaco per il piacere immenso che provò, infinitamente diverso e più gradito di quanto avesse immaginato nelle fantasie alimentate dai filmini che vedeva e dai racconti che leggeva. Chiuse gli occhi per abbandonarsi a quel piacere sublime, sollevandosi un poco per poter abbassare e poi far scivolare fino alle caviglie, pantaloni e boxer, lasciando il campo sgombero alle voglie di Gabry che ora gli palpava i testicoli e si faceva scorrere in bocca il cazzo.
Una mano del giovane correva sulla schiena di lei, infilata sotto i vestiti, per avanzare verso il basso, tra i glutei ormai, con la evidente intenzione di spingersi anche oltre.
Un movimento strano fece sobbalzare Mario che riaprì gli occhi. Sussultò tirandosi bruscamente su con il bacino, disturbando così il lavorio di bocca di Gabry che per istinto sollevò anche lei il busto e vide anche lei i due componenti l'altra coppia, appoggiati alla vettura, chini per guardarli dai finestrini. Quei due sorrisero, L'uomo strizzò l'occhio. Gabry si tirò su con tutto il busto, abbassò ancora il vetro già aperto per tre quarti e quasi con tono astioso chiese: “Vi piace guardare a romperci le scatole?”.
Con voce suadente, con pacata serenità il lui che ...