1. L’estate dai miei cugini (3° e ultima parte). io e luigi


    Data: 14/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: troiettobisex, Fonte: Annunci69

    L’estate trascorreva serena interrotta di quando in quando dalle mie sempre numerose capatine al bagno per segarmi e da qualche nottata di sesso selvaggio passata con i miei due cugini maggiori nel frutteto dell’azienda di zio Enzo.
    
    Giorno dopo giorno conoscevo sempre più aspetti del sesso e sempre più comprendevo me stesso e le mie voglie. Stava diventando ormai chiaro per me chi ero e quali erano i miei desideri. Anche se poco più che adolescente e con alle spalle solo quei due mesi d’esperienze avevo chiaro in testa che non ero un ragazzino normale come i miei amici ma che ero fondamentalmente “votato al sesso” e che ricoprivo una posizione oltre che passiva anche sottomessa. La cosa mi piaceva molto.
    
    Ogni giorno non vedevo l’ora che arrivasse la notte sperando che fosse quella giusta, quella dove sarebbero venuti Giorgio e Salvatore a prendermi dal letto per portarmi il frutteto e usarmi a loro piacimento come la loro troietta in calore. Non era più come la prima volta, una violenza, ma ora io collaboravo a pieno… quello della loro puttanella vogliosa di cazzo era il mio ruolo e per me anche un desiderio. Ero io ormai ad inginocchiarmi ai loro piedi per spompinarli o a mettermi a pecora mostrandogli il mio giovane culo pronto ad essere rombato dalle loro possenti mazze.
    
    Mancavano ormai due settimane al mio rientro a scuola e la vita in campagna continuava così.
    
    Anche se ero felice di tutto quel gran sesso ripensavo spesso alla prima notte nel frutteto, quando ...
    ... Giorgio salutandomi mi disse che ci saremmo divertiti io e tutti i suoi fratelli. Non che mi mancava il sesso visto che almeno tre volte a settimana passavo delle stupende notti nel frutteto, ma in me cresceva la curiosità di conoscere e “provare” anche il manganello di qualche altro cugino più giovane.
    
    La mia curiosità ed il mio desiderio furono appagati durante le due settimane finali della mia permanenza nell’azienda.
    
    Tutto successe una mattina. Dopo colazione mio zio, come di consueto, ci convocò tutti nel grande stanzone adibito a cucina per impartirci i lavori della giornata. I più grandi, cioè Giorgio e Salvatore, con l’aiuto di Roberto (3 in ordine di grandezza) sarebbero dovuti andare con il furgone e con il Camion in città a portare due vitelli al macello e fare provviste di vario tipo per l’autunno.
    
    Io insieme con gli altri sarei stato in azienda a fare le cose quotidiane e di routine.
    
    Giorgio invece disse al padre che gli sarebbe servito anche Luigi, il piccolo di casa, ed indico anche me. Disse che le cose da fare in città erano tante e che 4 braccia in più sarebbero servite, poi aggiunse che per me sarebbe stata un’esperienza irripetibile.
    
    Argomento la sua scelta dicendo anche che in azienda i lavori erano tutti a buon punto e che erano più importanti le varie cose che avremmo portato dalla città per proseguire. Mio zio fecce spallucce e con un sorriso rivolto a Giorgio, il suo primogenito non che il suo preferito, disse si.
    
    Io ero entusiasta, ...
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