Della Sodomia
Data: 15/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: clary
... grosso arnese tra le natiche, attraverso il sottile velo di seta del vestito.Prendendolo per mano gli dissi:�Andiamo di sopra� - e mi avviai alla mia camera da letto.Arrivati in camera mi voltai verso di lui e con gesto aprii la chiusura del vestito e lo lasciai scivolare sul corpo rimanendo nuda a parte lo string e le scarpe con il tacco.Con gesti febbrili si spogliò, scalciando via le scarpe e togliendosi i pantaloni.Rimasi a bocca aperta!Il suo cazzo usciva dallo slip in verticale: che fosse grosso lo avevo immaginato, ma quello che mi si presentò davanti era qualcosa che superava l�immaginazione!!!Mi avvicinai lentamente, come ipnotizzata e allungai una mano a toccarlo.Era enorme!Una cosa così non l�avevo mai vista fino ad allora, neanche nel mio �secondo lavoro�!!!Un po� impaurita, ma già pregustando il piacere che mi avrebbe dato quel mostro, cominciai a masturbarlo lentamente, con due mani date le dimensioni!!!La mia figa, tra l�eccitazione raggiunta alla festa, le carezze di prima e il piacere che provavo era già un lago.Ero pronta; mi stesi sul letto e aprii le gambe, offrendomi e aspettando che quel superbo uccello mi aprisse la figa,Lui si stese accanto a me, con dolcezza mi fece girare sulla pancia e cominciò leccarmi e ad accarezzarmi la schiena.Partiva dalla nuca per arrivare fino allo spacco delle natiche.La sua mano scese, in una lunga, ruvida e piacevole carezza tra le mie gambe e prese ad accarezzarmi, dalla clitoride al buchetto, più volte su giù, finché ...
... dopo avermi fatto eccitare allo spasimo, di colpo m�infilò due dita nella figa.Sussultai� lui spinse a fondo� eccitata m�inarcai porgendo ancor di più il culo, il suo pollice ne approfittò e affondò nel mio buchetto... era grosso e duro come un piccolo cazzo, spingeva e stringeva con le altre dita, in una morsa tremenda� le muoveva con forza facendomi impazzire di piacere.Cerca di girarmi ma lui mi bloccò e riprese la sua carezza.�Prendimi, ti prego, sto morendo di voglia� � imploravo.Volevo solo sentire il suo cazzo dentro di me, lo cercavo.Si stese su di me e cominciò a strusciarlo tra mie natiche.�Mettimelo dentro, ti voglioooo...� urlai io.Aprii le gambe più che potevo, sfiorando con le dita la punta della cappella che si stava incastrando tra le mie cosce.La mia figa si aprì lentamente, e si allargò per accoglierlo..la cappella era entrata tutta, la sentivo grossa e dura, ma lui restava immobile.Voleva farmi impazzire... lo volevo tutto dentro�, spinsi il culo verso di lui, tentando di ingoiare la sua asta durissima, centimetro dopo centimetro finché la cappella urtò contro il collo dell�utero�allungai la mano tra le cosce e sentii che ce n�era fuori ancora un bel pezzo.Improvvisamente uscì dal mio ventre e puntò la cappella sul mio ano.Ebbi un sussulto� voleva sventrarmi con quel cazzo e cercai di girarmi, ma lui mi bloccò i polsi con una mano mentre con l�altra mi allargava le natiche.�NOOOO, ti prego sei troppo grosso� � lo implorai � �Mi romperai...scopami, invece, ...