1. Il negozio in periferia 6


    Data: 15/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: PassPa, Fonte: Annunci69

    Quella notte dormii proprio a fondo. La serata era stata lunga e piena di sorprese ed emozioni per me, e per il mio corpo. Il mio culo ormai aperto per bene pulsava piacevolmente, ricordando i vari cazzi che aveva preso nelle ultime ore, compreso quello del mulatto.
    
    MI addormentai e mi svegliai sentendo dei rumori nella stanza. Aprii gli occhi e vidi il mulatto che posava un vassoio sul tavolo. MI guardò, accennò a un sorriso e andò via.
    
    Mi alzai e feci colazione tranquillo. Quella situazione cominciava a piacermi. E' vero che ero prigioniero, ma in fondo mi piaceva stare lì e non avevo voglia di andare via.
    
    Ma sapevo che presto sarei dovuto tornare alla mia vita di tutti i giorni. Mi chiedevo come, mi chiedevo se il mio padrone mi avrebbe rilasciato........
    
    La risposta non tardò molto. Finito di prendere il caffè, mi andai a fare una doccia e al rientro nella stanza sentii un odore di fumo e mi accorsi che proprio lui, il mio padrone, mi stava aspettando seduto su una poltrona.
    
    Pensai che volesse cominciare a giocare con me, ma mi sbagliavo.
    
    Era lì per parlarmi.
    
    Appena mi vide mi disse, con la sua solita voce forte e con il tono di comando, di sedermi e ascoltare.
    
    "Quando ti ho visto entrare nel negozio l'altra sera, e ho visto come mi guardavi, mi sono detto che eri una puttanella che voleva solo un cazzo da succhiare per poi averlo nel culo e basta. Ho pensato che in fondo poteva essere un buon modo per chiudere la serata di un giorno di lavoro. Ma ...
    ... poi, quando ho cominciato a organizzare la cosa, mi sono accorto che eri una troia dentro. Non volevi solo una scopata veloce e via.
    
    Non ti bastava succhiare il mio cazzo. Volevi godere e far godere. Volevi un cazzo e lo volevi di grandi dimensioni. Mi sono accorto che avevi delle potenzialità notevoli e che potevo organizzare delle belle serate per me e per i miei amici".
    
    Mentre mi diceva questo con una mano teneva il suo sigaro, e con l'altra si carezzava quel corpo che avevo imparato ad amare e che tanto m eccitava. Io stavo seduto in silenzio e aspettavo di capire dove voleva arrivare.
    
    Dopo aver aspirato a fondo il suo sigaro continuò "ho provato ad organizzare serate differenti, con persone differenti sia nell'aspetto che nelle voglie. E ho visto che hai dato prova di grande versatilità. Sei piaciuto a tutti, e molto. So che anche il mio aiutante ha abusato di te, e lui in genere non partecipa mai. Sembra quasi non essere mai interessato al sesso, cosa che invece ho capito non essere vero.....".
    
    A questo punto si alzò e si avvicinò. "Ho pensato che non posso tenerti chiuso qui per sempre. Qualcuno ti starà aspettando. Ma ho anche pensato che visto quanto sei troia se ti chiamo tornerai qui da me. E se organizzo qualcosa non mi pianterai in asso. Sei in mio potere. Il mio cazzone ti è piaciuto, e non poco. E non ne potrai fare a meno facilmente...... Come non rifiuterai i cazzoni dei miei amici di colore che ti hanno sfondato per una serata intera. O i cazzi ...
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