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Il negozio in periferia 6
Data: 15/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: PassPa, Fonte: Annunci69
... lo sfondasse. La mia bocca scese verso il basso e cominciò a leccare il suo cazzo da sopra i jeans e si poteva già apprezzare la consistenza pensando che ci sarebbe stato da divertirsi, una volta superato il dolore…… Le sue mani aprirono a poco a poco i jeans e vidi che non portava mutande. Il pelo biondo che appariva era molto folto e faceva da cornice alla base del cazzo che aveva una circonferenza veramente notevole. Cominciai ad accarezzarlo e a tirarlo fuori, cosa che non fu facile sia per la dimensione che per la durezza. Quando riuscii a farlo uscire lo vidi. Era veramente un palo, leggermente incurvato ma soprattutto grosso, e con vene che correvano lungo tutta l’asta. La cappella era di un viola impressionante ed era già lucida e coperta da una grande quantità di presperma. Non resistetti nemmeno un minuto e cominciai a leccarlo cercando di farlo entrare il più possibile in bocca e giù per la gola, impresa difficile vista la dimensione. Ma anche se non tutto ne entrò una gran quantità e capii che il mio camionista aveva cominciato a godere. Appena sentii i suoi mugolii partì del tutto la mia troiaggine. Aveva ragione il mio padrone. Io volevo far godere il maschio. E allora cominciai a fare un pompino con risucchio e a strusciarmelo sul viso e sul corpo leccandolo alternativamente alle palle, anche quelle di una dimensione notevole. Nel frattempo sentivo gli scatti della macchina fotografica, ma non mi importava nulla. Io dovevo solo pensare a far godere quel ...
... maschio. Ero ormai nudo così come il camionista e mentre lo leccavo ammiravo il suo corpo: un vero toro da monta. Ed è così che mi piacciono gli uomini. Mentre leccavo sentii le sue mani afferrarmi e distendermi sul divano, alzarmi le gambe e aprirmi in due il culo sputandoci sopra grande quantità di saliva che prima spalmò con le dita e poi iniziò a spalmare con la lingua. La sua lingua era quanto il mio cazzo. Dura e penetrante, mi sembrava di essere scopato mentre mi leccava. Sapevo che da lì a poco il suo cazzone mi avrebbe sfondato ma la paura non faceva altro che farmi godere di più. Nel frattempo le sue mani enormi mi schiaffeggiavano il culo e ogni tanto mi sputava addosso. Ero veramente usato, ma mi piaceva. Si distese sul divano e mi prese dai fianchi e mi fece poggiare sulla punta del suo cazzone dicendomi “e adesso comincia a farlo entrare dentro”. Non fu facile ma a poco a poco sentivo che il mio buco si adattava a quella dimensione e dopo non pochi sforzi sentii il suo pelo che toccava il mio culo. Incredibile ma vero. Era tutto dentro. I suoi occhi erano tutti all’indietro e iniziò a farmi sollevare per poi lasciarmi andare giù. Dopo poco aprii gli occhi che erano iniettati di sesso e cominciò a scoparmi con sempre più forza. Mi afferrò e mi distese con le spalle sul divano e mi scopava sputandomi in bocca per poi baciarmi. Era scatenato e sentivo le vene del suo cazzo che mi accarezzavano il canale del retto. Godevo. Godevo moltissimo e non solo per il ...