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Il negozio in periferia 6
Data: 15/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: PassPa, Fonte: Annunci69
... un odore di maschio proprio eccitante. Mi disse che appena ritornava il suo collega saremmo ripartiti. Mi chiesi che significava..... Dove saremmo andati..... Che mi sarebbe successo....... Ma ancora una volta non me ne preoccupai. Poco dopo sentii aprirsi lo sportello e vidi entrare l’altro camionista. Era un uomo di colore, molto alto e con delle spalle veramente interessanti. Braccia grandi e delle cosce possenti come potei apprezzare appena si sedette accanto a me. Mi guardò e senza dire nulla chiuse lo sportello. Il camion cominciò a camminare e prese la strada. Mentre camminavamo il camionista alla guida mi guardava sorridendo e l’altro prese una rivista e messosi comodo cominciò a leggere. Io ero in mezzo e sempre preso dal freddo mi appoggiai al sedile, poi alla spalla del camionista e piano piano mi addormentai. Non so quanto tempo passò. Mi svegliai che ci stavamo fermando in un’altra area di sosta, probabilmente per passare la notte o almeno il tempo che i camionisti si riposassero. Infatti i due si sistemarono in un letto dietro i sedili e mi dissero che potevo distendermi sul sedile davanti e riposare un po’ che a breve avremmo avuto visite. Cominciai a pensare cosa significasse, ma mi addormentai di nuovo. Dopo un po’ sentii dei camion o macchine che arrivavano e i miei due camionisti si svegliarono e quasi ignorandomi scesero dal camion per andare incontro ai nuovi arrivati. Li spiai dal finestrino e videro che chiacchieravano e anche ...
... stavolta vidi che si scambiavano delle buste. Dopo poco i due camionisti si avvicinarono, mi dissero di scendere e di andare dietro il camion. Aprirono gli sportelloni e mi fecero salire, accendendo una luce al fondo che illuminava l’ambiente che assomigliava ad un set fotografico. Cominciai a capire che mi sarei trovato al centro di un set di film porno o comunque di foto porno. Ci pensai un attimo e ancora una volta la troia che si era risvegliata in me pensò che la situazione poteva solo eccitarmi e quindi non dissi una parola. Il compagno del camionista si mise dietro un cavalletto con macchina fotografica e accanto vidi una cinepresa. Da quel momento iniziarono le riprese che si alternavano tra foto e filmati. Per primo si avvicinò il camionista che stavolta potevo vedere molto bene confermando quello che avevo pensato: un maschio vero con spalle larghe, vita stretta, braccia grosse, peloso al punto giusto e con un rigonfiamento sul davanti che mi impressionò. Mi afferrò e mi ritrovai tra le sue braccia su un divano molto largo che era al centro del set. Lui si distese e mi spinse la testa sul suo petto e io come richiamato da un odore irresistibile cominciai a leccarlo e ad annusarlo alternando i suoi grossi capezzoli alle sue ascelle per poi passare al collo e all’addome scolpito. Nel frattempo mi spogliava mettendo in primo piano il mio culo rotondo che apriva con le sue mani in modo tale da far vedere bene il mio buco che palpitava quasi a chiamare un cazzo che ...