1. Le ripetizioni di Inglese con Anna


    Data: 18/06/2021, Categorie: Sensazioni Etero Autore: Deckard

    ... a stare un po' con Nicola. Una volta alla festa di Valentina, anche se c'era in giro mia sorella ci siamo chiusi un attimo in una stanza per baciarci, io avevo la gonna scozzese e lui mi ha infilato la mano sotto, e me l'ha toccata. Non capivo più niente! Ho cercato di tirarglielo fuori, lui mi ha aiutata e si è abbassato i pantaloni. Era la prima volta che prendevo un cazzo in mano, era bellissimo! Però dopo un secondo lui mi ha bagnato tutta la mano dicendomi che era emozionato, che avevo delle mani da fata e che l'avevo fatto venire subito. Intanto la sua mano, dopo avermi un po' strofinato la passerina, mi aveva lasciata lì, bagnata e piena di voglia.” “Quindi lui ha goduto e tu no?” dico io. “Già, proprio così. E anch'io ho fatto come te: quando sono tornata a casa ho fatto cena e sono andata subito a dormire, e nel letto mi sono toccata e sono venuta tante volte...”Potete immaginare cosa mi accadeva in quel momento: una ragazzina, seduta accanto a me, mi stava confessando le sue voglie, che si faceva dei bei ditalini da sola nel suo letto e che le piaceva tanto. Non so se notava che, sotto i jeans, il mio cazzo era diventato duro come solo a vent'anni può accadere. Ma lei continuava imperterrita: “E anche al cinema, pochi giorni fa, siamo riusciti a toccarci, ma è stata la stessa cosa: lui è venuto subito, e non si è quasi dedicato a me. Mi ha solo detto che ho delle mani fantastiche, che ho una figa calda e bagnata ma non mi ha fatto praticamente niente...”“Cazzo”, ...
    ... dico “come fai ad avere una ragazza così e non farle niente?” “In più, abbiamo così poche possibilità di stare soli... i miei non ci lasciano quasi mai, c'è sempre qualcun altro... Qui a casa poi non lo posso mai invitare...”“Ragazzi!” risuonò in quel momento la voce di sua madre “è pronta la merenda se volete” ...e l'incanto si ruppe. Dopo la merenda finimmo la lezione come se niente fosse.Io, tornato a casa, mi chiusi in bagno e mi feci una sega epica, che ripetei anche prima di andare a dormire pensando alla sua manina con la quale forse, in quello stesso momento, Anna si stava sgrillettando.Due giorni dopo ero di nuovo da lei, e le nostre madri di là a ridere e parlare. Non accadde nulla, non tornammo sui discorsi torbidi della volta precedente.La settimana successiva, però, accadde molto di più di ciò che mi sarei aspettato.Ovviamente avevo iniziato a fantasticare su Anna, e a non vederla più come l'amichetta grassoccia ma come la ragazza vogliosa dalle belle tette gonfie, che voleva prendere un cazzo in mano e farsi masturbare in tranquillità. Mi veniva duro al solo pensiero, e stare lì accanto a lei, spiare la trasparenza della maglietta, sfiorarla ogni volta che potevo divenne la mia missione di quel giorno. Non ne parlavamo, ma sentivo che c'era tra noi una sorta di intesa: ogni movimento era una buona scusa per sfiorarla, e lei sembrava favorire il contatto e prolungarlo un attimo più di quanto sarebbe stato naturale.Eravamo eccitati.Proprio allora il colpo di scena: ...