Simona - Racconti Erotici

Simona

Il ticchettio secco e cadenzato dei tacchi alti risuona lungo il corridoio di marmo candido che si incontra superata la grande vetrata dello studio su cui campeggia a caratteri dorati la scritta Salder & Co., l'effetto come sempre è devastante, tutti sembrano presi da una inspiegabile frenesia. "Eccola!" sussurra la segretaria alla reception abbassando il capo e fingendo di essere occupatissima a digitare sulla tastiera del terminale, i corridoi come d'incanto si vuotano con figure che furtivamente si dileguano nei vari uffici, solo Mark, come sempre in ritardo, non può sottrarsi al faccia a faccia e non trova nulla di meglio da fare che appiattirsi contro il muro e lasciarle il passo. "'Giorno avvocato" bofonchia imbarazzatissimo cercando goffamente di occultare dietro la schiena il bicchiere di polistirolo col caffè ancora fumante, ma lei ovviamente neanche lo nota, per lei è solo tappezzeria. Avanza sicura con quel suo modo di fare arrogante e supponente, una sdegnosità che indispettisce. Sì Simona è bella da morire, non esiste un uomo in tutto il grattacielo che non abbia fantasticato su di lei, poi si sa gli uomini sono strani, se è vero che temono il fascino di un bel corpo sano e tonico, è anche vero che sentono il loro ego avere un orgasmo devastante se possono mettere le mani su qualcosa che è considerato raro, prezioso, inarrivabile. Ma con Simona le cose non vanno esattamente in questo modo, lei non è solo bella ed irraggiungibile, non è solo qualcosa di prezioso ...

... da "rubare", Simona ha carisma, incute rispetto, induce deferenza e per questo gli uomini per lei son disposti anche a rinunciare al loro orgoglio, a sottomettersi lasciando che sia lei a condurre il gioco, a decidere come, quando e con chi. Bellissima, ricca e con un potere immenso, da sola dirige con fredda determinazione lo studio più influente della città, non solo capacità, ma anche uno smodato arrivismo e una serie di conoscenze importanti e legami scottanti con le persone che più contano a Chicago."Lisa" dice con un tono che è al tempo stesso pacato e perentorio superando la porta che si affaccia sul suo ufficio, una sala rettangolare decisamente grande, anzi smisurata visto che copre tutto il lato corto del grattacielo, le due pareti laterali sono quindi due immense vetrate da cui giunge la luce del sole ad illuminare con intensità quasi spropositata l'intero ambiente."Buongiorno avvocato" risponde con tono dimesso la sua assistente facendosi prontamente sull'uscio �e seguendola, sempre un passo indietro, verso la monumentale scrivania. Simona le sbatte in grembo con malgrazia il soprabito e la borsa che da soli costano come una utilitaria di media cilindrata. "Chiamami subito il Procuratore". La ragazza sommersa dagli indumenti fa miracolosamente comparire un taccuino su cui appunta frettolosamente quanto il suo capo dispone. "Alle 12 devo vedere Mr Grayson per l'affare Claynton" prosegue Simona dirigendosi con passo quasi marziale verso la sua postazione, "�e prenota ...