Il reggicalze
Data: 02/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: sing72
Eccomi qui a raccontarvi una delle mie tante serate passate con Katia, la mia ragazza di un po di anni fa, con la quale ho passato dei momenti indimenticabili, e che mi fa piacere condividere con voi.
Dopo la serata in pizzeria che finì con il nostro incontro nel suo studio, ormai diventato la nostra alcova, vi voglio raccontare alcune delle altre serate passate insieme.
Era ormai ritornata l'estate, e come tutti gli anni, i genitori di Katia(con i quali viveva in casa) andavano a passare i mesi estivi in un residence dove avevano una casa di proprietà, quindi quale migliore occasione per avere a disposizione una casa, ma sopratutto un letto veri e prorpri!
Katia mi chiamò inviatandomi per la sera a casa sua, dove avremmo cenato in intimità, per poi passare dei momenti di tranquillità dentro casa.
Mi chiese di andare un po prima, èer aiutarla a preparare le ultime cose, e così feci, per le 19:00 ero già sotto casa sua, parcheggio l'auto e suono al citofono, mi apre e salvo su al terzo piano, chiedendomi di fare piano perchè il palazzo era di famiglia e ci abitavano anche gli zii!
Entrai in casa e ci scambiammo un bacio di benvenuto, la casa era il classico appartamento con il corridoio, e le stanze posta da un lato e l'altro, e la prima delle stanze era la cucina dove entrai subito.
Lei era vestita con uno di quei vestitini estivi in lino bianco, molto leggero e naturalmente molto trasparente, che faceva vedere il suo splendido seno una 4° abbondante ...
... 5°, questa volta libero dalle costrizioni del reggiseno, mentre giù indossava un tanga sempre di colore bianco, che separava in due mezze lune il suo splendiso culo.
Ho iniziato a darle una mano, apparecchiando e sistemando le cose a tavola, ma mi accorsi che stava preparando alcune cose che purtroppo io non mangio, così la bloccai per tempo, dicendole che quello che aveva già preparato er più che sufficiente.
Iniziammo a cenare presto per essere estate, erano le 20:00, e dopo avere mangiato ma sopratutto bevuto buona parte della bottiglia di vino che avevo portato, finimmo mangiando un po di frutta. Aveva preso delle fragole, che avrebbe voluto mangiare insieme alla panna(cosa che putroppo non posso mangiare) ed allora presi io il gioco, prendendo la prima fragola, e portandola vicino al suo sesso, lei mi guardò, e senza che le dicessi nulla, aprì le gambe alzando il vestito di lino, e scostò gli slip, permettendomi di appogiare la fragola al suo sesso, e spingendola pian piano fino in fondo, fino a farla perdere dentro il calore del suo sesso, feci così per altre due volte, inserendo dentro di lei tre fragole, a quel punto le chiesi: " e adesso!?". Lei si alzo, tenendo sempre alta la gonna, poggiò una gamba sulla sedia, e mi disse:" Credo che se tu li vorrai mangiare, dovrai andare a trovarle, sempre che rimangano intere!". Quando mi disse così rimasi un attimo inebetito, non capendo li per li cosa volesse dire, e mi preoccupai di avvicinarmi al suo sesso che era ...