1. Dal passato i germogli di un futuro - parte 1^ di 2


    Data: 21/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... mai.
    
    Non erano lontani a linea d'aria e Andrea non aveva resistito a richiamare l' attenzione di Roberto con un “Ehi!” detto ad alta voce.
    
    Il primo a girarsi era stato il giovincello al quale Andrea fece segno con un gesto del dito di voler richiamare l'attenzione del suo collega curvo in quel momento. Il ragazzo lo aveva chiamato, Roberto s'era alzato e girato guardando Andrea con espressione quasi di sospetto,
    
    Andrea chiese a voce alta: “Ehi..non mi riconosci?”. Il volto di Roberto sembrò illuminarsi all'improvviso, con un gran sorriso alzò un braccio e in maniera simpaticamente rozza esclamò “E tu? Che cazzo ci fai lì?”
    
    “Io ci abito qui. Passa quando finisci di lavorare, ti offro un caffè!”
    
    “Ci puoi scommettere che vengo”
    
    “C'è il mio cognome sul campanello, te lo ricordi, si?”
    
    “Io mi ricordo tutto..”.
    
    Che tuffo al cuore provò Andrea all'udire quel “Io mi ricordo tutto”! Era forse un messaggio? Parole, quelle di Roberto, che avevano fatto riaffiorare nella mente di Andrea lontani ricordi comuni. Non stava più nella pelle per la contentezza: Roberto era stata la prima persona in assoluto con la quale aveva fatto sesso, il primo col quale era andato a ragazze, il primo che gli aveva detto ”ti voglio bene”. Il primo per il quale aveva provato un sentimento d'amore...
    
    Ed ora quel Roberto stava per venire da lui, nella sua casa, dopo tantissimi anni.
    
    Fu preso dall'ansia del come accoglierlo, cosa offrirgli, persino come farsi trovare vestito. Ogni ...
    ... tanto sbirciava anche dal balcone per vedere quando avrebbe smesso di lavorare.
    
    Non era passato molto tempo quando vide Roberto e gli altri due che stavano per scendere dal tetto. Anche Roberto aveva guardato verso il balcone e visto Andrea. Gli aveva fatto un cenno con la mano che poteva essere interpretato come un “Adesso arrivo”.
    
    Andrea sentì crescere l'ansia attimo dopo attimo, era agitato come mai prima, neanche per gli esami, i colloqui i lavoro, gli altri incontri importanti avuti nel corso della vita.
    
    Mentre Roberto percorreva il tratto dal cantiere a casa di Andrea costui corse giù per accoglierlo al portone.
    
    Era sceso subito ma dovette aspettare molto, tanto che aveva cominciato a dubitare dell'effettivo arrivo di Roberto. Temette che si fossero fraintesi, che probabilmente Roberto aveva capito “Vieni qualche volta a prendere un caffè” mentre lui aveva inteso dirgli “Vieni adesso”. Forse quel gesto di mano che aveva inteso come ”Adesso arrivo” era stato solo “Ci vediamo un'altra volta”.
    
    Poi, finalmente Roberto era sbucato da dietro l'angolo. Aveva impiegato del tempo perché s'era cambiato i vestiti ed anche lavato e profumato. Evidentemente nel cantiere erano attrezzati. Indossava una maglietta bianca che copriva la pelle ma metteva in risalto il fisico, jeans lunghi fino al ginocchio, sfilacciati sui bordi, comodi di ampiezza e non più aderenti come quelli con i quali lo aveva visto lavorare, sandali ai piedi di bella foggia. Gli andò incontro pronto ...