Dal passato i germogli di un futuro - parte 1^ di 2
Data: 21/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
... ad abbracciarlo ma Roberto si era limitato a stringergli la mano con la destra e con la sinistra lo aveva afferrato per una spalla: poteva essere anche un gesto amichevole, ma anche un voler intenzionalmente bloccare l'impetuoso slancio di Andrea.
Però Roberto aveva sorriso e Andrea davanti a quegli occhi, a quel sorriso, a quel gran pezzo d'uomo che era diventato Roberto, con voce che tradiva tutta l'eccitazione disse: “Che bello rivederti, e pensare che stavi qui tutti i giorni e non ti ho mai visto, dai, dai, vieni su, abbiamo un sacco di cose da dirci. Che fai? Come stai? Ti trovo in grande forma!”
Avviandosi verso il portone ed entrando Roberto ribaltò le domande chiedendo ad Andrea cosa facesse lui e disse che da informazioni avute era convinto che Andrea si fosse trasferito a Bologna.
Era in parte vero, c'era andato più di dieci anni prima, per frequentare l'università che poi non aveva concluso e tre anni dopo era tornato nella loro cittadina dove aveva trovato lavoro, quello che ancora svolgeva.
Salendo le scale fino al mini appartamento si scambiarono sommariamente tante notizie, forse troppe per recepirle tutte. Una volta in casa, Roberto affacciando solo la testa verso l'interno e restando con i piedi fuori, prima aveva sbirciato e poi chiesto: “Sei solo in casa? “.
“Certo! Chi vuoi che ci sia? Vivo da solo, dai entra che fai complimenti?”
Roberto dopo essere entrato, con aria sorpresa, chiese: “Com'è che vivi solo?”
“Perché? Ti pare ...
... strano?”
“No, è che..., i tuoi genitori vivono ancora qui, come mai non stai con loro? Ti sei sposato?”
“Oh no, ma che dici! Vivo solo perché ho più di trent'anni e mi va di stare solo, come fai a sapere che i miei stanno ancora qui in paese?!”
”Perché li vedo quando passo davanti al loro negozio o davanti a casa tua, anzi passavo...un tempo ci andavo spesso nella speranza di vederti. Una volta ho chiesto di te e tua madre mi ha detto che eri a Bologna,,”
“Tanti anni fa?”
“Sì parecchi, e , da allora non ti ho cercato più”
“Perché prima mi hai cercato?”
“Io sì, non sapevo che stavi proseguendo gli studi, immaginavo che dopo le medie ti metessi a lavorare in negozio con i tuoi, invece...chi sei diventato oggi? Sei un pezzo grosso immagino!”
“Un semplice impiegato, lavoro alla Raniar, conosci?”
“Altroché! “
“E tu che fai?”
“Che faccio? Il carpentiere, mi hai visto”
“Chiedevo in generale. Hai sempre il tuo giro di donne come una volta?”
“No ne ho una sola, anzi due, la mia compagna e la figlia che abbiamo avuto....”
“Sei sposato?”
“Ho detto compagna, non moglie”
“Sono contento per te, immagino tu sia felice”
“ Diciamo che non sono infelice, anzi sì..non mi posso proprio lamentare”
Insomma stavano parlando del più e del meno come avrebbero fatto qualsiasi altri vecchi conoscenti che si rincontrano. Andrea era semplicemente felice e aveva già svaporato l'eccitazione che lo aveva pervaso in precedenza. Roberto sembrava ancora più ...