1. La studentessa - 1a parte


    Data: 23/06/2021, Categorie: Lesbo Autore: Miss Serena

    ... coprii con uno spolverino, per non sembrare una poco di buono, ed uscii di casa. Il viaggio in autobus non fu lungo, ed una volta scesa dal mezzo feci qualche isolato a piedi per arrivare a casa della Pizzobono. La stronza abitava all'ultimo piano di un palazzo col portone rotto, ma per fortuna c'era l'ascensore e così mi ritrovai davanti alla sua porta, presi un bel respiro e suonai. Ebbi la netta sensazione di essere squadrata attraverso lo spioncino ma durò solo un attimo prima che la porta si aprisse con un cigolio. “Entri signorina, la stavo aspettando.” mi disse restando nascosta dietro la porta e facendomi fretta come se avesse paura che qualcuno mi potesse veder entrare e poi pensare chissà ché. L'appartamento era scarsamente illuminato e la seguii senza far caso a qualcosa in particolare fino a quando non mi ritrovai in un salotto e lei accese tutte le lampadine di un grosso lampadario. La Pizzobono indossava una lunga vestaglia di seta nera che la rendeva quasi sexy, e si era anche truccata cosa che non faceva mai quando veniva all'università, risultando meno brutta del solito. Tolsi lo spolverino sistemandolo su di una sedia e lei non tardò a farmi i complimenti. “Lei è davvero incantevole, la giusta unione di sacro e profano, direi che sfiora la perfezione.” “Mi scusi, già la situazione non è delle più semplici.” dissi mentre lei mi guardava quasi estasiata “A dirla in poche parole non ho mai fatto sesso dando del lei, insomma è un po' assurdo non trova ?” “Certo ...
    ... ha ragione … scusa hai ragione, Paola, diamoci pure del tu ed usiamo i nostri nomi.” “Magari se mi dici il tuo ...” “Anna, so che mi chiamate in maniere poco educate, ma in ogni caso il mio nome è Anna.” In effetti aveva più soprannomi lei che tutti gli altri docenti messi insieme, e nessuno era un complimento. “Ok Anna.” dissi mentre mi appoggiavo ad un tavolo chinando leggermente la schiena per mettere in mostra quello che è il mio 'pezzo forte', cioè il sedere “Perchè non la pianti di parlare e passi ai fatti.” In realtà ero un po' stanca di quella situazione così immobile, ma ero anche curiosa di sapere cos'avrebbe voluto da me. Lei m'alzò la mini scoprendomi del tutto le chiappe, poi cominciò a toccarmele quasi sfiorandole coi polpastrelli per finire con una piccola sculacciata senza alcuna forza. Per un attimo ebbi la netta impressione che volesse giocare all'insegnante con la cattiva alunna, ma bastò che la sua mano scendesse di poco per farmi capire quanto sbagliassi. Senza spostare il perizoma, Anna iniziò a sfiorarmi la passera con sempre maggior intensità, ma sempre con un tocco delicato ed eccitante. M'aspettavo da un momento all'altro che mi ficcasse due dita dentro, ed invece lei continuò a toccarmi in quella maniera così femminile. Mi rilassai completamente iniziando a provare una sempre maggior eccitazione, sino a quando una pacca sul sedere non mi riportò alla realtà. Alzai la schiena di scatto e girandomi ritrovai la sua faccia davanti alla mia. Non so come ...
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