La studentessa - 1a parte
Data: 23/06/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: Miss Serena
... ma ebbi l'impulso irrefrenabile di baciarla, così le passai una mano dietro la testa e le spinsi la bocca contro la mia. Di certo la presi di sorpresa, ma poco dopo le sue labbra s'aprirono e le nostre lingue cominciarono a sfiorarsi con sempre più passione. Non m'importava più sapere o pensare chi avevo davanti, che avevo sempre considerato quella donna una perfetta stronza e per di più sfigata, in quel momento volevo solo godere. Anna mi portò in camera dove fece cadere a terra la vestaglia sorprendendomi con la sua mise. Indossava un bustino in raso dal quale i suoi seni traboccavano, delle culottes dalle quali spuntavano i lacci del reggicalze ai quali ve ne erano attaccate un paio piene di pizzi e ricami. Il tutto era nero e contrastava ancor di più con la sua pelle chiara. Mi spogliò completamente con serafica calma, poi ci sdraiammo ma le fui subito sopra in preda ad un incontrollabile raptus erotico. La baciai di nuovo prima di scendere con la bocca sul seno, che seppur un po' cadente era ancora sodo con due capezzoli che spiccavano turgidi. Li succhiai con ingordigia mordendoli un po', ma senza affondare i denti, fin troppo curiosa di sapere com'era fatta 'li'. Quando le mie mani arrivarono sui suoi fianchi lei inarcò il sedere e così le sfilai le culottes. Anna aveva una passera a dir poco molto sviluppata, e le grandi labbra già gonfie non facevano che farla sembrare ancor più maestosa. Ma fu il vederla quasi del tutto depilata, ad eccezione di un piccolo ...
... triangolo di peli appena sopra lo spacco, a stupirmi visto che l'avevo sempre considerata una persona trasandata. Ed invece era molto più femminile di me con la sua lingerie d'alta classe che sapeva portare poi come una gran dama. “Leccami voglio godere.” Me lo disse come se fosse un ordine al quale non potei che ubbidire, così m'accucciai fra le sue gambe iniziando a baciare quel fiore di carne così invitante. Il solo passarle la lingua fra quelle labbra così grandi mi dava i brividi, sentirla poi gemere ad ogni mio passaggio mi eccitava oltre ogni misura. Era come se il vederla godere desse piacere anche a me, e poco contava che pensavo solo a lei. La portai sino alla soglia dell'orgasmo, il suo respiro era affannoso quando le infilai due dita dritte nella micina facendola sobbalzare dal piacere. Anna mi spinse ancor di più la faccia contro il suo sesso, ma forse ero più io a non voler mollare la presa ormai desiderosa di farla venire. Quando arrivò all'apice del piacere lo fece urlando dimenticandosi ogni pudore, mi riempì la bocca col suo nettare che bevvi fino all'ultima goccia per poi portarlo alla sua. Non ci fu bisogno di dire nulla, le sue labbra s'incollarono alle mie e le nostre lingue danzarono sino ad essere esauste. Quando s'alzo fu per prendere una piccola valigetta in metallo che depose vicino a me senza aprirla. “Dai tira su il culo, lo hai bellissimo e sono certo che lo sai.” mi disse accarezzandomi il viso. Mi misi carponi e lei fece passare una mano sotto la mia ...