In campagna... 9. a casa
Data: 26/06/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Calaf
... Dai, anche tu ti sei divertita con lui, no? –
- Sì, però…….. intendevo un’altra cosa, lo stare insieme –
- Dai, che significa stare insieme? Era uno scopamico. Dico era perché dopo che ieri è scappato come un coniglio se lo rivedo scoppio a ridere e basta. Dai, morto un papa se ne fa un altro. Ci sono tanti bei ragazzi in giro. Per esempio tuo zio. –
L’ultima frase Marisa la dice guardando attentamente Silvia per captare ogni sua reazione involontaria, e lei non riesce a evitare un certo rossore sulle guance.
- Che intendi dire? –
- Che è un bel figo, e mi pare lì sotto sia messo bene. Dai, non dirmi che non te ne sei accorta, specialmente ora che gira sempre con i pantaloncini per il caldo. –
- Ahem, no, non mi pare di averci fatto caso. –
Marisa ride vedendo il rossore accentuarsi sulle guance di Silvia.
- Bugiarda. Dai, sei diventata un peperone. L’hai notato. Se fossi al posto tuo gli sarei già saltata addosso. Ma è vero che è un prete spretato? –
- No, che dici, non ha mai preso i voti, è stato solo in seminario –
- Peccato, dai, sarebbe stato più interessante. Rimane sempre un bel maschione, peccato che gli piacciano le vecchie, eppure ha pochi anni più di te e me –
- Ma che dici, quali vecchie? –
- Dai, lo sa tutto il paese che si scopa Maria. Chissà che arretrato aveva ah ah ah ah. –
Silvia rimane sconcertata, credeva che tutto quel che era successo alla fattoria fosse noto solo ai partecipanti. Si preoccupa un po’ pensando a ...
... sua madre, a se stessa, se in giro si sa anche questo……….
- Chi te l’ha detto? Non è vero –
- Sì che è vero. Dai, li ho visti queste mattine come si guardavano…………. A dire la verità ho visto anche come lui guarda te. –
Se possibile Silvia diventa ancora più rossa al tono insinuante dell’amica. Reagisce nell’unico modo che può, inalberandosi come se fosse stata calunniata.
- Ma che cazzo ti inventi? Credi che io vada a letto con mio zio? Tu sei pazza, e non provare a mettere certe voci in giro o giuro che….. –
- Ehy, ehy, ehy, Calmati dai. Non intendevo niente. Solo che lui ti guarda non proprio come si guarda una parente, e lo capisco, sei una fighetta che se fossi maschio ci proverei anche io. Dai su, non avercela con me, o ti giuro che non te la lecco più. –
L’assurdità della frase di Marisa unita alla sua risata squillante e al suo sguardo sardonico stemperano il momento di tensione. Ride anche Silvia, contenta che l’argomento sia stato abbandonato, e si rimettono al lavoro scambiandosi battutacce l’un l’altra fino all’ora di pranzo.
Il pomeriggio lavorano ancora assieme e Marisa torna sul discorso mentre lavorano fianco a fianco.
- Dicevo sul serio che in paese sanno tutti che tuo zio si scopa Maria. –
- Ma come fai a dirlo. Li hanno visti? –
- No, dai, non si sono mai visti insieme, però lui quelle rare volte che viene in paese pare più sicuro di sé, e lei…….. lei ha il sorriso di quella che ha raggiunto “la pace dell’uccello” . ah ah ah ah ...