1. Il professore


    Data: 26/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    Non gli era mai capitato. In tanti anni di insegnamento all'università non gli era mai capitato. E nemmeno prima, quando era studente e poi associato. Mai. Tutto doveva succedere proprio adesso, a 53 anni compiuti.
    
    Stava tenendo la prima lezione ai nuovi studenti del primo anno; alle matricole, insomma. Quando lo vide, nel buio dell'aula, laggiù. Eppure sembrava che quegli occhi, nascosti nella penombra, lo stessero ipnotizzando. Cercava di continuare a parlare, a seguire il filo del discorso, ma spesso si inceppava. Cercava di non guardarlo, girava la testa altrove o verso lo schermo sul quale si vedevano le immagini illustrative del suo corso. Ma niente, tornava sempre lì, nella direzione di quei due punti quasi in fondo alla sala. Lo avevano ammaliato.
    
    Finita la lezione quel ragazzo, poco più che diciottenne, era uscito, assieme a tutti gli altri, passandogli abbastanza vicino. Gli aveva rivolto uno sguardo che gli sembrò strano. Forse si era accorto di essere stato fissato ripetutamente da quel professore certamente più vecchio di suo padre.
    
    No, non poteva essersene accorto. O forse si? Piuttosto era lui, il professore, a non capire che gli era preso. Che cosa aveva quel ragazzo di diverso dai tanti che, negli anni, lo avevano preceduto. E' vero, aveva due occhi meravigliosi: limpidi, sereni. Si poteva dire che trasmettevano l'innocenza infantile ma, nel contempo, avevano un non-sò-che di erotico, di perverso, che andava ben oltre un semplice desiderio ...
    ... adolescenziale.
    
    Quegli occhi, benché lontani ed avvolti dall'oscurità, gli avevano smosso qualcosa dentro, qualcosa che riaffiorava nei ricordi della sua adolescenza, qualche desiderio represso del quale non si ricordava più.
    
    Trascorsero i mesi e, lezione dopo lezione, rivedeva sempre quel ragazzo e sempre sentiva dentro di sé quel disagio. Con la moglie i rapporti si erano spenti da tempo: fatti raramente e quasi a giustificare i doveri coniugali. Possibile che quello studente andasse a scalfire, col semplice sguardo, la sua sessualità indiscutibilmente etero? O si trattava di altro? Ma cosa?
    
    Alla fine di una lezione successe qualcosa di quasi incredibile. Quel ragazzo, proprio lui, gli si avvicinò. Gli disse che aveva delle difficoltà a capire alcune cose, che ne aveva compreso il senso generale ma non la loro valenza, come si potevano applicare. Quegli occhi! Per tutto il colloquio erano fissi su di lui, lo stavano distruggendo.
    
    Parlavano camminando verso il suo studio e quando furono dentro e, accertatosi che non ci fosse nessun altro, il ragazzo cambiò tono.
    
    "Professore... ecco... c'è un'altra cosa che dovrei dirle".
    
    "Si?". Ma aveva il cuore in gola. Che cosa aveva di così importante da dirgli?
    
    "Ecco... Credo di aver capito che lei... insomma... che lei non è tipo all'antica... che è intelligente e che può riuscire a comprendere certe cose..."
    
    "Allora? Parla tranquillamente. Che c'è che non va? Qualcosa di te o della tua famiglia che devo sapere?". L'ansia ...
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