Il professore
Data: 26/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... la mano dell'altro andò a posarsi sul suo evidente gonfiore.
Si staccò rapidamente per evitare di venire subito nei pantaloni e si alzò. "No, non è possibile. Non è possibile".
"Ma io la amo", ribadì il giovane.
"Non ce la faccio più. Devo dirtelo. Anch'io ti amo. Sin dal primo momento. Anch'io. Adesso ne sono certo. Però non è possibile".
"Perché, perché non è possibile", mentre le lacrime tornavano a riaffiorare.
"Ma perché un amore ha bisogno di esprimersi sessualmente e... non è possibile".
"Perché? Io voglio darle tutto il mio corpo. Può usarmi come vuole per il suo piacere, per il suo godimento... che sarà anche mio".
"Ho sempre desiderato possedere un culo ma mia moglie... beh... lei non ha voluto mai darmelo..."
"Io glielo darò. Sarò io a darglielo", rispose orgoglioso.
"...Non ha voluto mai darmelo perché... beh, perché... ha paura del dolore... perché ce l'ho troppo grosso".
"A me non importa. Sono pronto a qualunque sacrificio per averla dentro di me. Nei miei sogni ho sempre desiderato di farmi scopare da un cazzo grosso ed ho anche sperato che lei ce lo avesse. Ed è così!", gli disse sorridendo felice e guardandolo dal basso, essendo ancora seduto.
Tornò a mettergli una mano sulla patta. Poi ci sfregò sopra la faccia cercando di addentare attraverso la stoffa il grosso tubo di carne che era dentro e che andava sempre più soffrendo la mancanza di spazio. Vi pose rimedio slacciando i bottoni e tirando giù la zip. Abbassò i pantaloni ...
... assieme alle mutande fino alle ginocchia. Il grosso cazzo gli si parò davanti duro e paonazzo. Era accompagnato sotto da due enormi coglioni e da due grandi cosce polpose frutto dei tanti anni di calcio esercitato in gioventù. Il tutto ricoperto da una fitto pelo scuro. Quell'uomo era particolarmente virile ed eccitante.
Non ebbe quindi alcuna remora ad aprire al massimo la bocca per cercare di prendere dentro il più possibile quella cappella vogliosa. Faceva di tutto per prendere più cazzo possibile ma non riusciva ad andare oltre la metà. Succhiava, leccava, soffocava per bagnare il più possibile di saliva quell'oggetto di piacere che tanto aveva desiderato. Il professore guardava in giù quella tenera bocca che lo stava facendo impazzire. Poi, bastò che il ragazzo guardasse in alto mentre continuava a pompare e che quei begli occhi si mostrassero carichi di sensualità che non resistette più.
Lo tirò su, lo girò facendolo appoggiare alla scrivania, gli tirò giù d'un colpo i pantaloni e le mutande, gli rimirò un attimo il bellissimo culetto sodo e coperto da una leggera peluria puberale, gli aprì le chiappette coi due pollici, puntò l'enorme attrezzo al buchino e "Lo vuoi veramente?".
"Si, sono suo", fu la risposta.
Spinse più forte possibile. Il ragazzo trattenne un urlo ma spinse il sedere indietro come ad incitarlo a proseguire. L'uomo gli mise una mano sulla bocca e, spinta dopo spinta, gli sfasciò l'ano e lo sfondò. Quando i gemiti di piacere sostituirono le ...