1. Il professore


    Data: 26/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... grida contro il palmo di quella mano, lo prese per i piccoli fianchi e continuò a montarlo furiosamente fino all'inevitabile finale. Gli scaricò dentro una quantità incredibile di sborra, frutto di anni di attesa e di desiderio represso, accompagnando il tutto con un lungo e cupo rantolo animalesco. Non finiva più di sparargliela in corpo.
    
    Accasciato sulla schiena dell'amante mentre, ancora ansimante, stava ridando il ritmo giusto al cuore ed al respiro, si rese conto di quanto aveva fatto e di come lo aveva fatto. Voleva scusarsi per quella ferocia che aveva usato, non era da lui, e poi con un cazzo come il suo, quando...
    
    "Grazie, grazie, è stato bellissimo"
    
    "Ti ho fatto male?" chiese ben sapendo già che era stato così.
    
    "Si ma è così che lo sognavo. A lei è piaciuto?"
    
    "Certamente cucciolo. Non hai sentito quanto mi hai fatto godere?"
    
    "Oh si, mi sento la pancia piena".
    
    L'uomo andò per sfilarsi, lentamente. "No, no, la prego, rimanga ancora un po' dentro. E' così grosso!"
    
    Era vero. Si rese conto che non solo era ancora grosso ma anche abbastanza duro. Avrebbe potuto ricominciare a fottersi senza problemi quella tenera troia che gli aveva fatto perdere la testa ma non dovevano perdere altro tempo per non farsi scoprire. Dopo qualche secondo, quindi, lo tirò fuori. Fu ...
    ... seguito da un rivolo bianco che scese lungo le gambe del giovane.
    
    Prontamente, dal cassetto della scrivania prese dei fazzolettini per pulirsi e per passarli all'altro che però li mise a tappare il buco spanato. "Voglio tenerla il più possibile dentro di me. Oddio quanto è largo e come brucia!".
    
    Finita l'operazione e ricomposti nei pantaloni, il ragazzo lo abbracciò appoggiandogli la testa sul petto. "Grazie, professore: ha realizzato il mio sogno. Potrò rivederla... in privato?" gli chiese speranzoso.
    
    Lui gli accarezzò la testa, con fare paterno. "Ma certo, caro. Anche tu hai realizzato un mio sogno. Ho una casa in campagna, ci potremmo passare un fine settimana, se puoi".
    
    Gli rispose con un sorriso: "Certo che potrò, anche questo venerdì e tutte le volte che vorrà. Ora sà che può sfogarsi con me anche tutti i giorni. Ora sono suo... tutto suo". Un ultimo bacio e riaprirono la porta. Si allontanò felice.
    
    Di occasioni ce ne sono state tante ancora e tanti sono stati i fine settimana nei quali, nella loro alcova di campagna, il professore fece assaggiare la sua mazza al ragazzo in ogni modo possibile. Lo coprì e lo riempì di sperma fino all'inverosimile. Non credeva di poterne produrre ancora così tanta. Tutto merito di quei dolci occhi e, naturalmente, di quel buco voglioso.
    
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