Il culo di mia moglie (seconda parte) - Racconti Erotici

Il culo di mia moglie (seconda parte)

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Quella settimana cercammo di conoscere altre persone, ma non riuscimmo a trovare quel che cercavamo.

La gente che conoscemmo era per lo più simpatica, ma nessuno di loro rientrava nei nostri canoni. Eravamo circondati da coppie di anziani o quasi e proprio non li vedevamo come complici nella nostra impresa. Oppure eravamo circondati da coppie di giovanissimi, spesso sposini, che non rientravano anch’essi nei nostri disegni: non sarebbe stato carino andare a disturbare amori nascenti invischiandoli in un’impresa così assurda!

I giorni passavano uno dopo l’altro. Yoko metteva sempre in bella mostra il suo bel culo, quasi volesse mettere in mostra la mercanzia che voleva offrire ad un fortunato sconosciuto.

Ma niente, nessuno sembrava fare al caso nostro!

Eravamo così giunti all’ultima sera prima della partenza. L’indomani pomeriggio saremmo ripartiti verso casa dopo una splendida settimana trascorsa serenamente al mare ma delusi entrambi per non essere riusciti nel nostro intento.

Yoko ebbe una illuminazione improvvisa. Dopo cena andammo come di consueto al bar della hall. Lì Yoko mi chiese di reggerle il gioco. Seppure non capendo cosa volesse fare, le andai dietro.

Sembrerà assurdo ma la persona con la quale eravamo entrati più in confidenza quella settimana era uno dei barman. Era un bravo ragazzo, poco più giovane di noi. Era un connazionale emigrato per amore e per ...

... lavoro.

Durante il tempo trascorso tra un cocktail e l’altro mentre seduti al bar studiavamo gli altri ospiti del villaggio alla ricerca di qualcuno che facesse al caso nostro, Giorgio ci aveva raccontato a più riprese un po’ della sua vita.

Era partito anni addietro per lavorare in questa struttura. Aveva intenzione di restare qui per non più di un paio di anni, mettere da parte un po’ di denaro e poi tornare in patria per aprire un bar tutto suo. Ma aveva incontrato l’amore, proprio in questa struttura.

Un amore a prima vista. Una donna del luogo lo aveva fatto impazzire e lui aveva mandato all’aria tutti i suoi progetti. Si erano messi insieme ed avevano anche preso una casa tutta per loro. Poi, d’improvviso, poco prima che lui le chiedesse di sposarlo, lei l’aveva abbandonato senza un motivo. Indeciso se tornare a casa o meno, decise di restare allorquando venne promosso capo barman. Ferito nel cuore, aveva deciso di dedicarsi solo al lavoro. Aveva lasciato persino l’appartamento in affitto e si era trasferito in uno di quei piccoli appartamenti messi a disposizione del personale della struttura.

Quello che ci aveva colpito di lui era la sua simpatia ed il suo parlare schietto, aperto. Con la massima sincerità, senza vantarsi più di tanto, ci aveva anche confessato di avere avuto qualche altra storia da allora, ma roba poco importante, perlopiù con clienti della struttura. Amori fugaci e senza impegni: nulla più!

Quella sera Yoko tentò quella che riteneva la ...