1. Il culo di mia moglie (seconda parte)


    Data: 26/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless

    ... volevamo soltanto una parte di quello.
    
    C’era imbarazzo nella stanza. Era prevedibile!
    
    Ruppi il silenzio. Ringraziai Giorgio per averci raggiunto e gli ripetei la richiesta di Yoko. Gli chiesi se era disposto a farci un favore.
    
    Ancora una volta rispose affermativamente.
    
    Ero certo che Giorgio aveva capito più di quello che volevamo. Cercai di fare chiarezza.
    
    “Evidentemente ti abbiamo invitato per fare una cosa con te. Avrai intuito però fino ad un certo punto. Vorrei essere più preciso!”
    
    “Ti ascolto!”
    
    Mi cominciò a dare del tu come un amico mentre fino ad allora aveva mantenuto le distanze tra cliente e dipendente della struttura.
    
    Non dissi nulla, anche questo era comprensibile visto la situazione che avevamo creato.
    
    “Allora,” – esordii – “ti chiediamo di fare solo una cosa stasera. Una cosa che ci piacerebbe tu facessi con il massimo del tuo impegno nella speranza che sia più esperto di noi.”
    
    “Cosa? Non capisco! Potresti essere più chiaro?”
    
    “Sì, certo. Hai ragione! Mi scuserai, ma la situazione non è delle più semplici per me!”
    
    “Capisco, ma non ti preoccupare. Farò tutto quello che mi chiederete, nulla di più nulla di meno e mi fermerò quando me lo chiederete, se me lo chiederete!”
    
    “Sì, ti ringrazio! Allora, ti ripeto che ti chiediamo di fare stasera una cosa, soltanto una cosa. Vorrei…vorremmo che tu questa sera…insomma…vorremmo che tu scopassi Yoko ma solo nel culo!”
    
    L’avevo detto, ma che fatica!
    
    “Ok, per me non è un problema. Io ...
    ... dietro e tu davanti, va bene!”
    
    “No, no!” – intervenne Yoko – “Nessun davanti e dietro!”
    
    Intervenni io.
    
    “No, vorremmo soltanto che tu facessi il tuo dovere dietro e basta!”
    
    “Ah, e tu rimani qui a guardare! Va bene uguale!”
    
    E cominciò a sfibbiarsi i pantaloni.
    
    “Perfetto!” – dissi.
    
    “No!” – disse Yoko – “Non voglio così! Mi vergogno!”
    
    “Cosa? Cosa non vuoi? Di che ti vergogni?”
    
    “Ho accettato di fare questa cosa ma tu non devi essere presente!”
    
    “Come no! E dove vuoi che vada? Devo lasciarvi soli?”
    
    “Va’ dove vuoi purché ci lasci soli altrimenti non se ne fa nulla!”
    
    “Ma stai scherzando?”
    
    “Mai stata più seria! O così o niente!”
    
    “Non capisco. Non capisco di cosa dovresti vergognarti!”
    
    “Beh, scusa, è comprensibile che certe cose non sono proprio facili da farsi davanti al marito!” – disse Giorgio.
    
    E continuò
    
    “Se ti fidi ti prometto che non farò nulla di più di quanto mi è stato chiesto e soprattutto ti ripeto che me ne andrò non appena mi verrà detto di togliere il disturbo!”
    
    Ancora un attimo di silenzio.
    
    Yoko era ferma nella decisione di mandarmi via.
    
    Io pensavo con fastidio all’idea di lasciarli soli ed anche al fatto che con Yoko non avevamo mai detto che sarebbe dovuta andare così.
    
    Giorgio intervenne ancora con una proposta.
    
    “Lei dice che si sentirebbe più rilassata senza la tua presenza ed a te dà fastidio lasciarci soli. Allora facciamo così. Noi facciamo quel che dobbiamo fare e tu nel frattempo attendi proprio qui ...
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