1. Alla ricerca dell'amore perduto


    Data: 28/06/2021, Categorie: Etero Autore: geirliverani

    ... tanto della risposta positiva di Antonella di cenare insieme. Lei telefonò al marito scusandosi per una cena improvvisa di lavoro, certa che le sue amiche e confidenti dell’ufficio l’avrebbero, come fecero, coperta. Dopo cena al Pincio la magica sera romana, illuminata dalla luna e raffrescata dal ponentino, fece il resto…si trovarono nelle braccia l’una dell’altra: si baciarono teneramente con un trasporto così totale, di cui sottovalutarono le pericolose implicazioni . Quando ne ebbero piena consapevolezza era, ormai, troppo tardi…”amor che a nullo amato amar perdona” aveva intrappolato nel suo regno di tormentata beatitudine Antonella e Carlo.Carlo si alzò di scatto dalla sedia a dondolo e con tutta la vigoria che i suoi anni gli permettevano si diresse verso la studio. Un suo gesto perentorio fermò i figli, che dopo l’iniziale sorpresa, si stavano avvicinando e con tono rassicurante ma deciso esclamò” Devo fare una telefonata urgente, farò in tempo per il barbecue… l’ospite d’onore non può mancare”. Era riuscito a dissimulare, come credeva di aver imparato a fare nel tempo, l’ansia che si era impadronita di lui. Si rinchiuse nello studio, ritrovò la famosa agendina e compose, dopo anni, quel numero…avrebbe risposto qualcuno? Era già improbabile che lei avesse conservato lo stesso numero, attese con trepidazione gli interminabili squilli… già sorpreso di non avere udito la voce metallica registrata che scandiva “numero inesistente”. All'improvviso una voce dal timbro ...
    ... familiare, ma troppo giovanile nel tono ruppe l’angoscioso silenzio “Mi chiamo Barbara e sono la figlia di Antonella…Lei deve essere Carlo!” “Si!” rispose con voce rotta dall'emozione, Barbara continuò “ Ho sempre sperato, come la mamma, che lei telefonasse…purtroppo è morta tre anni per le conseguenze del diabete, ma prima di morire mi aveva spiegato il senso della vostra storia d’amore e lasciato, come preziosa reliquia da custodire, questo telefonino…Mi dia del tu, Signor Carlo, vorrei incontrarla per conoscerla, innanzitutto e poi per lasciarle, quali ricordi, delle lettere scritte a Lei da mia madre e mai spedite…Posso?” “devi, assolutamente devi” rispose con voce rotta dal pianto “Non sapevo che fosse morta…Sai, Barbara, la nostra è stata una stupenda storia di sentimenti e..” “lo so, Signor Carlo, lo so” “chiamami Carlo, ti prego Barbara..” lo interruppe lui “Va bene Carlo, col tempo grazie alle parole di mia madre e alla lettura del suo diario, ho accettato il tradimento e l’idea che fosse veramente amore. Voglio conoscere l’uomo che ha fatto provare a mia madre una felicità che non aveva mai sperimentata..” “Cara Barbara, sono grato al destino di avermi fatto incontrare Antonella è come se su un bosco avvolto dalla nebbia fosse spuntato il sole. Mia moglie, anche lei morta di tumore alle ovaie, e tuo padre, erano persone con tante qualità…ma Antonella era…anzi speciale, finché vivrò sarà sempre presente nel mio cuore…Perché non vieni a trovarmi presto, magari la prossima ...
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