Alla ricerca dell'amore perduto
Data: 28/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geirliverani
... settimana” “Verrò Carlo non dubitare, voglio conoscerti, scusami ma ora devo occuparmi della mia famiglia…A presto”. Rimase alcuni interminabili minuti a smaltire le emozioni provate…Antonella, la sua Antonella non c’era più, ma sapeva che anche Lei non aveva mai smesso di amarlo dal'’ultima volta in cui si erano visti ed avevano deciso di terminare la loro storia d’amore, per non privare i figli dei loro genitori naturali e perché le colpe dei partners non erano sufficienti a giustificare lo scioglimento dei matrimoni. A tutto questo andava aggiunto quel senso di colpa che si genera in persone sensibili, quando si trovino dalla parte del torto. Non venne sorpreso dal delicato bussare alla porta, seguito dalle parole “Tutto bene papà?” Pronunciate in un tono forzatamente normale che lasciava trasparire la preoccupazione e l’ansia dei figli di fronte all'insolito comportamento del padre. “Entrate pure” disse Carlo con voce un po’ provata dalle emozioni vissute. La porta si aprì lasciando entrare i figli la cui espressione in viso lasciava trasparire tutta la loro preoccupazione. Carlo comprese e spazzò’ i loro dubbi dicendo “Tutto bene…anche se ho saputo che una cara amica ci ha lasciato per sempre. Comunque andiamo a mangiare, bisogna fare onore al pranzo preparato dalle mie nuore e dalle loro amiche. Ah prossimamente verrà a trovarci la figlia di questa signora.La mancanza di domande o di chiarimenti curiosi lasciarono nella mente di Carlo il sospetto che i figli ...
... fossero a conoscenza …del resto non si possono celare a lungo i segni di un amore così intenso e profondo come il loro. Si illuse, forse non a torto, di riscontrare nelle parole dei suoi figli e di Barbara la riconoscenza per avere onorato il patto con le rispettive famiglie. Si scusò per il leggero ritardo, si sedette come tradizione a capotavola, lodò il cibo e l’abilità culinaria, partecipò alle discussioni rispondendo con cortesia alle domande e ai complimenti dei nipotini che adorava, ma la sua mente era concentrata sulla fine del pranzo quando avrebbe potuto mettersi a riposare nella sedia a dondolo per lasciarsi cullare dai ricordi. Antonella si staccò dal lungo bacio, sorprendendosi del piacere e della tenerezza provata, e con sincerità sussurrò accarezzandogli la nuca “Tesoro, lo sai che non ho molto tempo….andiamo in albergo”. Appena entrati in auto, gli aprì la patta estraendo il cazzo che scappellò ed accarezzò lungo l’asta con dolcezza, poi si chinò e dopo aver gratificata la cappella con brevi e sapienti colpi di lingua lo baciò lungo l’asta, soffermandosi con la lingua nel buchetto. Carlo, visibilmente eccitato, sentiva che il cazzo, in piena erezione, rischiava di eruttare la sborra in qualsiasi momento tanto era il piacere che provava sotto le abilità amatorie di Antonella, allora la pregò di attendere che fossero in camera e si sorprese a rimirare i giochi di luci e colori sul viso di Antonella nell'alternanza fra luci dei lampioni e oscurità della notte. Era ...