1. Relazione virtuale


    Data: 02/07/2021, Categorie: Etero Autore: prassitele

    ... fremeva, vibrava, si scuoteva tutta e gemeva di piacere: « Siiiiiii….. quanto sei bravo!........ Quanto mi stai facendo godere!......»
    
    I suoi versi mi eccitavano ancora di più. Sansone si era posizionato in mezzo alle sue cosce vellutate ed accarezzava, con lieve movimento su e giù, le sue grandi labbra, senza forzarne l’apertura. Ormai il mio basso ventre accarezzava il suo, e questo contatto ci deliziava in maniera potentissima.
    
    Risalii con le labbra sul suo collo. Presi in bocca il lobo di un suo orecchio, succhiandolo come avevo fatto per i capezzoli. Il mio respiro accarezzava il suo orecchio ed aumentava le sue sensazioni di intimo solletico, quelle sensazioni che sembra stiano precedendo l’orgasmo vero e proprio.
    
    « Prendimi…. » mi disse ad un tratto, «… non resisto più…. Scopami….chiavami. »
    
    Sansone trovò la strada da solo. Con sua grande delizia si immerse in quel lago caldissimo di piacere, tra quelle labbra che palpitavano ormai di desiderio troppo a lungo trattenuto. Penetrò fino in fondo con tutta la sua mole non indifferente, con tutti i suoi 22 centimetri di lunghezza, con tutta la sua caratteristica forma leggermente ellittica, con tutte quelle virtù che hanno sempre dato, ad ogni donna che mi ha concesso le sue grazie, il massimo di soddisfazione.
    
    Un « aaaaaaaaahhhhhh » prolungato di Miranda accompagnò l’ingresso di Sansone.
    
    Ambedue gli organi avevano trovato il loro degno partner; sentivano la carezza reciproca che donava loro l’immenso ...
    ... piacere del coito, godevano, godevano, di un piacere dolcissimo e prolungato, di una eccitazione che cresceva via via e che, nel giro di pochissimi minuti, divenne la causa di una esplosione caleidoscopica, come il finale dei fuochi artificiali nella festa della Santa Patrona, nei loro ventri, nei loro cervelli, in tutto il loro corpo scoppiò l’irrefrenabile orgasmo che li fece volar via da quella stanza, verso un cielo di luce, verso uno scintillìo di colori, insieme allo scoppio di un coro celestiale di strumenti musicali che eseguivano una maestosa marcia sinfonica: « Goooodoooo!..... Oh come godo….. Che belloooooooo!........ Mai goduto tanto in vita mia! »
    
    « Sì, amore mio. È stato un orgasmo epocale, meraviglioso, mastodontico….. Sei stata una meravigliosa meraviglia….. Dolcissima femmina, dea dell’amore!.......»
    
    La sborrata di lei, anzi, la squirtata, aveva inondato il letto di liquidi ed anche il mio basso ventre nuotava nel suo nettare. Mi abbassai a leccarne quanto più potei recuperarne, Assaporandolo e deglutendolo con immenso piacere.
    
    « Ehi, tu: non essere egoista! Anch’io voglio la mia parte di nettare. Dammi Sansone dentro la bocca: voglio succhiarne tutto quello che c’è rimasto. Voglio pulirlo e lustrarlo con la mia lingua. Voglio sentirne tutto il sapore, come tu hai fatto con me. »
    
    Mi rigirai sopra di lei e, mentre le davo in bocca il Sansone da gustare, io ripresi a lambire il suo bocciolo, asciugandone tutti gli abbondanti succhi che aveva emesso, ...
«1...3456»