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Un anno strano - angela - 1
Data: 03/07/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless
... Paolo. Posteggiai l’auto, entrai, guardai intorno ma Angela non si vedeva. Decisi di aspettare, magari aveva avuto un imprevisto e sarebbe arrivata in ritardo. Per ammazzare il tempo ordinai un caffè. Terminato il caffè pagai, ma di lei ancora nessuna traccia. Uscii fuori indeciso se sedermi ad un tavolo oppure andare via. Il suono di un clacson mi destò. Mi girai ed era Angela dentro la sua auto che mi faceva cenno di avvicinarmi a lei. La raggiunsi e lei con un gesto della mano mi invitò a salire. Così feci. Senza neanche un saluto lei ingranò la marcia e cominciò a guidare. Giunti poco distante, vicino ad un parco, si arrestò e parcheggiò l’auto. Pensando volesse passeggiare e discutere un po’ aprii la portiera “Ma cosa stai facendo? Dove vuoi andare?” “Pensavo di fare una passeggiata!” “Non c’è tempo! Dobbiamo parlare, ma qui in auto!” Chiusi lo sportello. “Allora? Hai deciso?” Non attese la mia risposta. Si rispose da sola dicendo che la mia presenza al bar prima ed adesso in auto significava che avevo deciso di accettare la proposta. Mi chiese conferma “E’ così? Ho capito bene?” Feci di sì con il capo. “Allora andiamo!” Riaccese l’auto e ci incamminammo nuovamente. Ripassammo nuovamente sotto casa sua, ma a differenza di quel che mi aspettavo lei non si fermò e continuò a guidare. Così, anche soltanto per rompere il silenzio, le chiesi dove stessimo andando. “Al villino al mare! Lo conosci, no? Sei venuto a ...
... trovarci diverse volte!” Fece una risata isterica “Sai, quel porco di mio marito si porta sempre lì la sua piccola sgualdrinella!” Trasalii un poco “Ed allora perché ci andiamo anche noi? Non sarà rischioso? Potrebbe esserci anche lui!” Si mise a ridere sonoramente. “Sarei molto contenta se venisse mio marito e ci sorprendesse mentre siamo lì! Ci faremmo proprio una gran risata a vedere la sua faccia.” In che guaio mi ero infilato? Stavo pensando a come liberarmene. Ma mi tranquillizzò subito dopo “Ma non c’è alcun pericolo! Mio marito questa volta è veramente fuori città per lavoro!” Dopo una mezzora di strada giungemmo al villino. Lei parcheggiò e scendemmo. Entrammo in casa e nonostante negli ultimi tempi avessi due storie in piedi con delle donne sposate e più grandi di me, ero imbarazzato perché non sapevo cosa fare, da dove cominciare. Probabilmente perché finora erano state proprio le due donne a corteggiarmi ed a prendere l’iniziativa. Invece Angela sembrava ancora più imbarazzata di me. Fino ad ora, fino a quando cioè si era trattato di parlare solamente, lei era stata piuttosto decisa ed esplicita, ma adesso che si trattava di passare ai fatti era impacciatissima. Presi allora io l’iniziativa. La presi per mano e la avvicinai a me. Cominciai a carezzarla invitandola a fare lo stesso con me. Ci baciammo finalmente. Il primo bacio fu molto veloce e quasi casto. Era evidente il suo imbarazzo. Ma con dolci parole e con tante ...