Un anno strano - angela - 1 - Racconti Erotici

Un anno strano - angela - 1

... sapienti carezze riuscii un po’ a calmarla. Ci scambiammo altri baci ed ogni volta erano sempre più tranquilli, rilassati.

Ci spostammo in camera da letto. Cominciai a spogliarla. Lei fece altrettanto con me.

Non era il massimo come donna però la possibilità di toccare tutta quella carne, quelle grandi tette, enormi e che ovviamente tendevano verso il basso, anzi erano proprio poggiate sul suo ventre, mi stuzzicava.

Si sedette ai bordi del letto mentre io restai in piedi.

Mi calò i calzoni, io mi calai gli slip.

Restò un attimo a pensare davanti al mio cazzo, con la faccia a non più di dieci centimetri. Poi me lo afferrò e cominciò a segarlo.

“Adesso lo metta in bocca!”

Lo fece.

Sembrava poco pratica. Probabilmente con il marito non faceva queste cose o se le aveva fatte in un remoto passato era avvenuto raramente.

Aveva ancora le mutande.

Ad un certo punto uscii il cazzo dalla sua bocca e le chiesi di sdraiarsi sul letto.

Scivolò indietro e lo fece.

Io tutto nudo mi fiondai su di lei. Mi dedicai a toccarla e baciarla in tutto il corpo. Passavo dal viso alle tette all’addome prominente. Anche i suoi cosciotti erano oggetto delle mie attenzioni.

Le piaceva mentre la baciavo, la leccavo, la succhiavo.

Poi, con non poca difficoltà, cercai di toglierle le mutande. Mi aiutò alzando per quanto possibile i glutei e le gambe.

Davanti a me adesso avevo la sua fica. Poco curata, piena di peli incolti.

Pensai per un attimo che non ero ...

... mai stato fino ad allora con una donna che aveva tutti quei peli sulla fica fin quasi a nasconderla.

Mi gettai con tutto il viso sulla sua fica. Cominciai il mio lavoro prima all’esterno e poi all’interno di essa.

Il sapore di questa fica non era il massimo. Forse era un po’ troppo acida, ma proseguii comunque.

Godeva.

Lo sentivo e vedevo il suo corpo contorcersi.

Fu lei stessa a tirarmi su, delicatamente. Ci baciammo ancora. Si staccò quasi subito forse sorpresa dal sapore della sua fica che avevo in bocca.

“Entrami dentro!” con voce piena di eccitazione “Ma fai piano: non ho mai fatto sesso con nessun uomo se non con mio marito!”

Per un istante pensai ridendo dentro di me che Angela sembrava avere paura di sentire dolore come fosse una vergine. Aveva avuto solo il marito, sì, ma aveva avuto ben tre figli!

Con delicatezza comunque puntai il mio cazzo sulla sua fica. Entrai solo con la cappella e poi cominciai ad affondare piano.

Si da subito cominciò ad agitarsi e contorcersi dal piacere. Ma non avevo neanche cominciato per quanto mi riguardava!

Lei era certamente molto eccitata. Lo capii perché mi accorsi che ebbe quasi subito un primo orgasmo. Continuai ed a lei non dispiacque.

Adesso la sua fica era bagnatissima. Scivolavo dentro lei con estrema facilità.

Aumentai il ritmo. Al contrario di quanto mi aveva raccomandato in precedenza fu contenta di questo nuovo ritmo sostenuto.

“Sì, così mi piace!”

Mentre scopavo a ritmi quasi ...