Il ragazzino francese - Racconti Erotici

Il ragazzino francese

... stupendo.

Linee perfette, rotondità perfetta, gonfio e sodo. Per un istante ebbi un nodo alla gola ma che passò subito.

Finalmente entrò in acqua. Io ero ancora sul bordo, ma non mi mossi. Non so perché, ma mi sentivo alquanto a disagio. Rimanemmo entrambi a galleggiare semplicemente sull’acqua senza far nulla. Capitava di incrociarci lo sguardo a vicenda. Ogni volta che succedeva lui mi sorrideva ed io contraccambiavo, nonostante mi sentissi stupido nel farlo. Me ne stavo ancora lì a galleggiare a bordo piscina, quando lo vedo dirigersi verso la scaletta.

Si sarà annoiato anche lui, penso. Mi pare normale. Si aggrappa alle sbarre della scaletta e mettendo il piede sul gradino inizia a sollevarsi. Nel farlo, porta alla mia vista tutto ciò che aveva sotto quelle mutande bianche che ovviamente essendo bagnate sono diventate praticamente superflue. Ciò che vedo rispecchia ciò che avevo immaginato. Il tessuto bagnato e ormai trasparente gli entra nello stacco dei glutei, mostrandomi ogni curva e ogni dettaglio. Un culo gonfio e sodo completamente liscio. Ad ogni gradino che sale vedo muoversi quei pezzi di carne che mi mandano vampate al petto e alla gola.

Arrivato in cima alla scala, si gira e gli vedo il pacco. Non è grande, non è lungo, (per quanto possa essere grande il cazzo di un 14enne) ma è comunque una meraviglia per gli occhi. Le palle, perfettamente tonde e omogenee gli fanno da cornice ed io sto lì ad ammirarlo. Ad un tratto mi accorgo di avere la bocca ...

... semi aperta, al che la chiudo sperando che non mi abbia visto sbavargli dietro. Adesso capisco che non se ne stava andando, ma che semplicemente voleva farsi qualche tuffo.

Inizia a farne 3, 4, 5 e ad ogni tuffo torno a godermi lo spettacolo di lui salire sulle scale.

Lo faccio tentando di non dare nell’occhio. Guardo altrove, muovo le gambe in acqua, ma il mio sguardo è sempre lì.

Dopo il quinto tuffo si ferma. Fa qualche giretto in piscina e poi con nonchalance inizia ad avvicinarsi a me. Lo vedo immergersi e fermarsi sott’acqua davanti alle mi gambe.

Ma che sta facendo? -mi chiedo- Gli piace il mio costume?

Dopo pochi secondi riemerge e mi guarda in silenzio. Istintivamente ingollo la saliva, come a pregustare qualcosa che di lì a poco non mi sarei mai immaginato.

Con affanno a causa della mancanza di ossigeno mi dice qualcosa in francese a voce bassa; riprende una boccata d’aria e torna sott’acqua davanti a me.

Allunga le mani e me lo tocca. Me lo tocca con tutte e due le mani.

A quel punto mi sento preso in giro. Gli dò una leggera ginocchiata per allontanarlo e mi sistemo il cazzo nel punto in cui era prima.

Non riesco a credere che lo abbia fatto! Ma è scemo? Cosa cazzo gli dice la testa?

Per tutta risposta lui torna a galla, riprende fiato e torna velocemente sotto toccandolo di nuovo.

È pazzo. Quel bel ragazzino biondo e timido dal culo perfetto è un pazzo depravato.

Che faccio? Devo incazzarmi con lui? E se poi i suoi e i miei ...