In trasferta
Data: 05/07/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: skizzoinfoiato
Ero a Roma per lavoro finii molto tardi la riunione, cenai con il mio futuro socio d’affari, passato dall’albergo a riprendere la valigia, mi misi in macchina per far ritorno verso casa, vivo a Bologna.
Era una serata terribile pioveva … dovrei dire diluviava a più non posso, mi misi per strada per la crisi familiare che stavo attraversando.
Stavo cercando di attraversare il centro per raggiungere l’Aurelia e da lì l’autostrada quando per strada mi sembrò di riconoscere qualcuno.
La velocità era di marcia era ridotta ai minimi termini, e quindi mi consentì nonostante le difficoltà di metter a fuoco quella figura che, a passa celere, senza ombrello, stava camminando sul marciapiede.
Avrei potuto sbagliarmi, ma nella mia città avrei riconosciuto Viviana fra mille, l’amica del cuore mia figlia.
Il caso volle di ritrovarla a portata di voce all’altezza di un incrocio, si voltò ed era proprio lei.
“VIVIANA! VIVIANA!” Gridai dando due colpi di clacson, lei non mi riconobbe e tirò dritto, accelerai sorpassandola, accostai, e le andai incontro.
“Viviana! Sei proprio te allora” non mi ero sbagliato!”
“Sig. Neri! È lei! Che ci fa qua!”
“Ahahaha cosa ci faccio io? Cosa ci fai te! Luisa dov’è?!”, chiesi sapendo che stavano sempre assieme.
“sono sola!”
“SOLA? A Roma a mezzanotte quasi ?”
“è una lunga storia!”
“vieni ti porto in albergo! Ho la macchina!”, partimmo.
“allora dove ti porto?!”
“non lo so… voglio tornare a casa!”
Era ...
... fradicia, aveva le braccia conserte e guardava fuori dal finestrino con sguardo perso.
“sto tornando a casa pure io, se il tempo ce lo consente, treni non ce ne sono più a quest’ora, non posso lasciarti qua da sola sei minorenne… facciamo il viaggio assieme?”
“non più!”
“non più…”
“non sono più minorenne …da… 5h!” disse dopo aver consultato l’orologio.
“ah bene, non lo sapevo allora auguri.. ma mia figlia dov’è!”
“è rimasta a casa… a casa sua!”
“ma che è successo? “
“Ha una figlia più saggia di me….”, intanto eravamo sull’Aurelia “
“mi aveva sconsigliato di venire… non pensavo ecco, vede … io .. io”
“per carità diamoci del tu! Smetti del darmi del lei ok?”, un breve sorriso, mi ringrazio e continuò.
“di solito è sua figlia ad esser al centro dell’attenzione, mi aveva forse organizzato una sorpresa ma quando Guglielmo mi ha proposto di organizzarmi la Festa, a Roma a casa sua … come potevo rifiutarmi…”
“la Festa Neri, più che organizzarla me la volevano fare. Ero il piato forte della serata, mi volevano scopare in 15, e non solo compagni di classe ma anche uomini! Mi sento così stupida!”
Ero impietrito, se avevo capito bene la volevano violentare, stetti in silenzio incapace di darle supporto.
Anche se dal racconto non si percepisce non è avvenuto tutto così velocemente, i ragazzi hanno i loro tempi, e anche gli adulti per capire come far breccia.
Avevamo percorso quindi poco meno di 100 km , il tempo peggiorava, per quanto avessi il ...