In trasferta
Data: 05/07/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: skizzoinfoiato
... riscaldamento al massimo era evidente di come Chiara stesse tremando dal freddo, non avrebbe sopportato ciò fino a casa.
“il tempo peggiora, e tu hai bisogno di stare al caldo… che dici se ci fermiamo?” annuì, chiamai casa dicendo a mia moglie che mi sarei fermato in albergo proseguendo alle prime luci dell’alba, comprese anche perché era attaccata al pc verificando le condizioni atmosferiche e mi aveva già chiamato almeno tre volte.
Ci fermammo in un albergo, stavo per prendere due camere, ma Chiara manifestò al sua voglia di non dormire da sola.
Una volta in camera, mi resi conto di come fosse vestita, uno schianto.
Stivali fino al ginocchio, calze, una gonna a metà coscia, una camicetta, con maglioncino a V, un impermeabile in pelle.
“togliti questi abiti fradici, ti preparo un bagno”
Le portai l’accappatoio, e mi misi a regolare la temperatura dell’acqua”
“non ti preoccupare, se vorrai resterà un nostro segreto ok?” percependo l’aria interrogativa su cosa avrei raccontato ai suoi.
Mentre era a rilassarsi e riprendersi dal freddo stesi i suoi indumenti per tutta la stanza con la speranza di asciugarli. Mi dovetti concentrare per non eccitarmi nello stendere le autoreggenti, spazzati via i pensieri, rimasi in boxer e mi misi a letto coperto dal solo lenzuolo, era molto calda la camera e con la tv accesa.
Quando rientrò, era leggermente più serena, si avvicinò al letto.
“io….dormo nuda!”
Bastò questa frase, fu come un interruttore, nemmeno ...
... il tempo di metabolizzarla che le mie emozioni furono subito manifeste.
Viviana non poté non notare il bozzo che premeva sui boxer e da lì sul lenzuolo.
“ho 18 anni, sono maggiorenne, volevo diventare donna con il ragazzo sbagliato, ora ho l’uomo giusto!”
Lentamente sciolse il nodo, facendo poi scivolare il morbido tessuto alle sue spalle.
Una visione celestiale, era bellissima, bionda capelli corti, una terza di seno, ma proporziona al suo fisico minuto, altra erezione.
“su copriti!”
“no!, non hai detto a tua moglie che ero con te… dovrei chiederti perché … ma è superfluo, non lasci dubbi!”, afferrato il lembo del lenzuolo mi scoprì.
Il suo volto si illuminò si stupore, con la sua mano con fare titubante raggiunse il mio pene raggomitolato e che chiedeva di esser liberato.
“sono vergine, non farmi male.. ma rendimi donna!”, disse non togliendo lo sguardo dalla sua mano e da cosa stava toccando, sembrò passare un eternità, poi mi guardò.
“non so niente… devi guidarmi te!... cosa devo fare!”
L’eccitazione era fuori da ogni scala, ogni parola che pronunciava era una scarica di adrenalina che si tramutava in testosterone, le arterie pulsavano, cedetti, anche perché cribbio santo lo volevo, eccome se la volevo!
“baciami!”, con una mano dietro il collo la avvicinai a me e ci baciammo.
Furono baci delicati come a voler degustare il sapore altrui, ma durarono poco prima che le nostre labbra si unissero come due ventose lasciando che l’esplorazione ...