I silenzi di Caterina
Data: 05/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Golem
Non credo di avere mai conosciuto una ragazza timida quanto lo è Caterina. Per i primi sei mesi della nostra conoscenza non mi ricordo di averla mai sentita parlare. Impacciata, chiusa, goffa, dopo pochi minuti in una stanza con più di due persone spariva, si nascondeva in se stessa, senza che nessuno più si accorgesse di lei. Ricordo alcuni miei amici che, parlando di lei, la prendevano di mira con battutacce ed insulti, offesi dal suo non voler parlare con loro, o forse solo felici di potersela prendere con qualcuno che non avrebbe mai potuto rispondergli.Ma per me non era così. Mi era capitato di rimanere solo con lei un paio di volte, scoprendo che in realtà caterina era una persona dolce e gentile, schiacciata da una famiglia oppressiva, da qualche brutta esperienza e dall’indifferenza della gente nei suoi confronti. L’unica cosa che di lei non capivo era la sua poca voglia di lottare contro le avversità, di superare le sue paure e, quando possibile, cercavo di incoraggiarla a migliorarsi e tentare di uscire dal guscio.Caterina ed io, conosciutici tramite il suo ragazzo, divenemmo presto amici e, quando rimanevamo soli, ridevamo e scherzavamo volentieri. Per lei, queste occasioni erano diventate uno sfogo, un momento di liberazione, dato che in presenza di altre persone, si limitava a sorridere imbarazzata quando qualcuno la guardava.L’aspetto di Caterina rispecchiava il suo carattere. Occhiali, vestiti monotoni e poco appariscenti, sguardo sempre verso il pavimento. ...
... Ogni volta che la vedevo in mezzo ad un gruppo di persone sembrava fosse prigioniera di una gabbia invisibile, costretta a rimanere passiva di fronte al mondo che le passava davanti agli occhi.Ho sempre sostenuto che una persona, per essere bella nell’aspetto, deve prima di tutto credere nella sua bellezza. In fondo, qualsiasi donna può apparire sensuale, conturbante, eccitante, se lo desidera davvero. Caterina, invece, era il perfetto esempio di come una ragazza normale potesse esser vista da tutti come brutta per via della sua poca autostima, più che per un difetto fisico. Io però, che osservo sempre bene le persone, avevo notato le sue forme morbide e sinuose, i suoi occhi, nascosti dietro gli occhiali spessi, e le sue labbra, sottili e timide, ma capaci di risvegliarsi in un sorriso dolce ed a modo suo sensuale.Non nascondo di aver pensato a lei qualche volta, una cosa che mi capita con tutte, ma quei pensieri non erano mai andati oltre un momento, una scintilla, scattata per un frammeto di secondo nel buio e poi scomparsa nel nulla. Per me, Caterina era solo un’amica timida e dolce per la quale provare simpatia, tenerezza ed a volte, ipocrita quale sono, un po di pena.Non potevo immaginare però quanto desiderio nascondessero i silenzi di Caterina. Non fino a quando fu lei a rivelarmeli.Era la classica giornata in cui il mio corpo stenta a svegliarsi. Intorpidito e barcollante, mi aggiravo per casa in mutante come un troglodita, passando da divano a computer, da console a ...