1. Un giovane amico


    Data: 06/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: bogol, Fonte: Annunci69

    ... sull'alluce, poi posai di nuovo le labbra sulla parte superiore del piede, e lo baciai con passione, un bacio lento, umidissimo, finché iniziai ad usare la lingua. Tenevo gli occhi chiusi, non credevo neanch'io a quello che stavo facendo, incredibile. I piedi non hanno mai costituito un attrattiva per me, ma in quel momento era tutto quello che potevo avere di quel bellissimo ragazzo, e per me il piede che baciavo era tutto lui. Anche lui stava in silenzio, chissà cosa gli passava per la mente, e chissà se gli piaceva quello che stavo facendo. Io proseguii comunque, mettendoci tutta la passione che potevo, usavo la bocca sul suo piede come l'avrei usata sul suo cazzo, e speravo che lui se ne fosse accorto. Tuttavia non diceva nulla, stava in un perfetto silenzio. Decisi quindi di rompere l'atmosfera e gli chiesi sottovoce:
    
    "Ti piace?" .
    
    "Si, sei molto bravo... continua..."
    
    Io continuai, e decisi di continuare anche nell'avanzata. Mi spostai lentamente a succhiare verso la caviglia. Baciavo, succhiavo, risucchiavo, spostandomi di lato e in alto, e mi trovai a risalire lungo il polpaccio, ma sempre con molta lentezza, giravo tutt'intorno, avendo cura di leccare ogni parte della sua liscia pelle, era senza un pelo e la cosa mi mandava in estasi. Finché fui impedito nell'avanzata dal pantalone, che per quanto rimboccato non consentiva più alcuno spostamento. Mi fermai quindi, e lo guardai. Era tutto rosso in faccia, e mi disse:
    
    "Perché ti sei fermato?" con tono ...
    ... rotto dall'emozione.
    
    "Non posso proseguire... dovresti togliere i pantaloni..." mormorai.
    
    "E dopo che ho tolto i pantaloni che fai?"
    
    "Quello che tu mi ordini di fare..."
    
    Lui rimase in silenzio, pareva pensare, poi disse sottovoce:
    
    "Ma tu sei frocio davvero?" ma senza astio.
    
    "Davanti a te sono quello che vuoi... te l'ho già detto." risposi, poi abbassando la voce:"ti desidero, perdonami..."
    
    Lui parve ponderare quello che avevo detto, poi parlò di nuovo, con calma, ma direi con una certa eccitazione:
    
    "Se ti lascio andare avanti, mi desideri al punto da farmi una pompa?"
    
    Non credevo alle mie orecchie.
    
    "Si..." dissi.
    
    Lui sorrise, e anch'io, ma non sapevo quello che aveva in mente. Sperai che mi chiedesse di fargli questa pompa, ma le sue intenzioni erano ben altre. "Prendere un cazzo in bocca non è poi questa grande cosa, può farlo chiunque, poi ti lavi i denti... altro sarebbe se tu mi dessi il culo. Quello mi dimostrerebbe davvero che mi desideri, e faresti qualunque cosa per me."
    
    Io ero esterrefatto, mai più avrei sperato di sentire una frase del genere. Lo guardai, era bello da far male, il desiderio di farlo mio, e farmi suo crebbe a dismisura, e in un baleno decisi di assecondare le sue parole. Mi alzai, mi spogliai, era facile, anch'io avevo poche cose indosso, e in breve ero nudo, dandogli le spalle. Quindi mi disposi a pecorina. Ero sempre sicuro di quella posizione, perché sapevo che il mio culo aveva poco da invidiare a qualunque donna. ...