Da geloso a schiavetto 14 - Racconti Erotici

Da geloso a schiavetto 14

... uccelli che avevo preso e che ancora mi turbinavano in testa, non me ne fregava proprio niente.

Mancava quindi ancora mezz’ora al pranzo e pensai di approfittarne per rilassarmi un po’ anche se quel cetriolo per quanto adesso ci stesse comodissimo mi teneva sempre in uno stato di leggera eccitazione.

Un sms da un numero sconosciuto:

“è arrivata la notizia che i tuoi compagni tarderanno, perché non torni un attimo dentro che ti faccio vedere una cosa?”

Il primo pensiero fu: (no basta è troppo pericoloso, se lo scopre il prof di ginnastica mi ammazza), dopo trenta secondi la mia voglia di giocare con i bastoni caldi aggiunta alla mia indole sottomessa mi portarono a varcare nuovamente la soglia del ristorante.

Rodolfo, questo era il nome del cameriere, mi prese per mano e mi guidò all’interno ma non entrammo nel bagno, lo oltrepassammo e mi portò in altro bagno che doveva essere del personale che aveva anche una piccola vasca con la doccia.

“mettiti in ginocchio sul water come hai fatto prima e mostrami quella meraviglia di culo”

Io mi inginocchiai li sopra e calandomi i pantaloni mostrai il mio mappamondo bianco con una cosa verde al centro.

“hai ancora lo zucchino? Ma ti piace così tanto?”

“no….cioè si…..ma ….me l’hanno ordinato……”

“E tu obbedisci sempre?”

“Si”

“benissimo, allora facciamo un bel gioco, io ordino e tu esegui….”

Senza aspettare la mia risposta continuò:

“spogliati del tutto e rimettiti come prima”

Io lentamente ...

... eseguii l’ordine un po’ timoroso ma anche eccitato e speranzoso di riassaggiare di nuovo quel bastone scuro così saporito.

“adesso mettiamo questo” e prese un panno, forse un tovagliolo e me lo legò davanti agli occhi bendandomi.

Poi iniziò a carezzarmi il sedere dolcemente e ogni tanto partiva uno sculaccione piuttosto forte che mi faceva trasalire, ma la situazione nuovissima mi faceva eccitare tanto perché ero completamente nelle sue mani.

Improvvisamente smise e sentii i passi che si allontanavano e la porta che si apriva e chiudeva.

Ero solo nudo bendato in ginocchio su un water con il cetriolo ancora nel culo….e se fosse entrato qualcuno? Perché questa idea mi terrorizzava ma il mio pisellino rimaneva duro come il marmo?

I miei pensieri furono interrotti dalla porta che si apriva e dopo parecchi secondi si chiudeva, solo che non sentivo i passi avvicinarsi.

“SBAMMM!” mi fece più paura che male anche se bruciava parecchio.

Però non parlava, ebbi quasi paura che fosse entrato il prof di ginnastica visto il silenzio surreale.

Quando sentii strusciarmi sul viso qualcosa di caldo, capii dall’odore che era Rodolfo.

Aprii la bocca e fui travolto da quell’uccello caldo che entrò fono a spingermi contro la gola.

“SBAMMM!!”

“mmmmmmpppphhhh” mi lamentai, perché era davvero forte.

Gli sculaccioni iniziarono a susseguirsi senza sosta facendomi bruciare il sederino sempre di più mentre Rodolfo mi scopava la bocca senza pietà.

Quando sentii il ...