Da geloso a schiavetto 14 - Racconti Erotici

Da geloso a schiavetto 14

... stavolta lo facevo io, oscillando tra l’uccello che avevo dietro e quello che avevo in bocca.

Lo smilzo mi carezzava dolcemente le mele finchè sentii armeggiare sul buchetto.

“MMMMmmmmmppphhhhhhhh!!!!!!!!”

Stava entrando anche lui e cercavo di urlare e di divincolarmi…..

“vi premmmmmmmpppppphhhhhh!!!!!”

Il tarchiato mi fece tacere col suo cappellone.

Sentii il buco che si allargava in maniera strana e i due serpenti che si muovevano dentro di me facendomi un po’ male ma non tanto: era la paura che mi aveva fatto irrigidire, ma quando lo smilzo mi afferrò forte i capezzoli dovetti cedere e rilassarmi e sentii tutti e due i cazzi dentro di me fino in fondo.

Il dolore era passato, sentivo due cose vive dentro di me e continuavo ad emettere suoni strani con quell’altro palo in bocca ma non erano di dolore anche se gli altri non lo sapevano e fui stantuffato in questa maniera fino a quando mi sentii riempito da una quantità di liquido caldo incredibile, sembrava non finire mai.

Io ero accasciato, mi reggevo ai fianchi del tarchiato che continuava a scoparmi la bocca.

Quando i due uccelli uscirono, mi sentii sollevare come un fuscello e girare di 180 gradi e il tarchiato mi inculò sollevandomi e tenendomi le mani sotto le cosce: stava in piedi e mi teneva con il culo rivolto verso di lui e mi alzava ed abbassava solo con la forza delle braccia.

Quando anche lui iniziò a riempirmi il culo di liquido io sentii una bocca calda avvolgere il mio pisellino e venni anch’io scattando in maniera incontrollabile facendo godere ancora di più il fortunato che stava dentro il mio culetto.